Buongiorno, amici!
Oggi è nostro ospite Francesco Bonvicini, autore di SANGUE SULLA NEVE, edito da Pegasus edition, quarto episodio della saga Sangue su Colonia.
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1) Benvenuto su Il Giallista, Francesco!
Come è nata la sua passione per i libri e la scrittura?
Sono stati due momenti distinti. La passione per la lettura è nata in prima superiore (ho frequentato ragioneria e nella vita sono ragioniere) perché il professore di lettere dell'epoca aveva creato una sorta di biblioteca su carta. In pratica, su un foglio aveva elencato i classici, su un secondo i classici moderni, su un terzo i romanzi d'avventura, su un quarto i gialli, su un quinto i fantasy e così via. In pratica il messaggio che aveva lanciato era: "Leggete ciò che volete, ma leggete!" e questa è stata una specie di rivoluzione, poiché in genere gli insegnanti tendevano (non so se lo facciano tutt'ora) a far leggere un singolo libro a loro scelta, in genere noioso. Al di là di questo, almeno nella mia esperienza, raramente si traduceva in commenti, questionari, temi o altro, rimaneva una lettura fine a se stessa e molti di noi nemmeno consideravano di acquistare il detto libro. Per quanto riguarda la scrittura, anche in quel periodo avevo buttato giù alcune idee e bozze di racconti e romanzi, tuttavia si trattava di tentativi abortiti quasi sul nascere perché non erano nelle mie corde e mi mancavano mezzi e documentazione, quindi tutto quell'insieme di conoscenze che ho fatto mie a partire dal 2010, anno in cui ho iniziato sul serio a progettare e a scrivere i romanzi della mia saga, "Sangue su Colonia";
2) Quando finisce di scrivere un nuovo libro, a chi lo fa leggere per primo?
Solitamente i primi lettori sono i redattori della Pegasus Edition; il presidente Roberto Sarra e la direttrice editoriale di collana Daniela Quieti, due persone straordinarie e due giudici puntuali e severissimi;
3) Di chi è l'opinione che teme di più?
Secondo me, non è questione di "temere" l'opinione altrui, semmai di seguire le annotazioni e i consigli degli editor. Per il resto, direi che i libri pubblicati dovrebbero essere (il condizionale è d'obbligo, considerando lo stato in cui versa l'editoria italiana) la commistione tra la mente creativa
di un autore e lo spirito culturale e imprenditoriale di un editore, due cuori che battono all'unisono. Alla critica come ai lettori possono piacere o meno, non è questo in discussione, ma ogni libro dovrebbe essere uno scrigno contenente un tesoro da condividere con tutti perché la cultura sia un concetto universale e non una specie di status symbol che segue le mode e sparisce con esse;
4) Chi sono i suoi scrittori preferiti?
In primis Giorgio Scerbanenco, perché da lui ho imparato la "traspirazione", cioè a costruire le storie mattone su mattone, mentalità che è anche quella di mio padre, pensionato e artigiano idraulico per cinquant'anni. Poi direi i classici in generale e, tra i moderni, Thomas Mann, Franz Kafka, Luigi Pirandello, Lev Tolstoj, Fedor Dostoevskij, Boris Pasternak, Jack Kerouac, Hermann Hesse, James Joyce,... Mamma mia, quanti! Comunque nella mia biblioteca non mancano saggistica storica, specie sul nazismo, e quelli che sono i miei mentori per il genere Police Procedural, come Ed McBain, Alexandra Marinina, Michele Giuttari,...;
5) Sta già lavorando a un nuovo romanzo? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Ho raccolto parte del materiale necessario per il quinto romanzo della saga, che s'intitolerà "Sangue sulla croce" e, addirittura, ho già da parte ciò che servirà per il sesto romanzo. Insomma, restate sintonizzati. Bleiben sie dran!!!!
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L'AUTORE:
Francesco Bonvicini, classe 1973, vive e lavora a Montecatini Terme come ragioniere presso un avviato studio di commercialisti e consulenti del lavoro. Cugino della nota pianista e poetessa Lavinia Cioli, da lui definita come "l'espressione del mio lato artistico", condivide con lei la passione per la musica e la letteratura. Appassionato fin dalla giovane età di letteratura poliziesca (da Agatha Christie a Rex Stout) e spaziando tra i suoi vari generi, si appassiona al police procedural ed ai suoi maestri, dai quali prende ispirazione. È proprio in questi anni che inizia a maturare l'idea di creare "qualcosa di nuovo" nell'ambito della narrativa poliziesca italiana.
Dopo alcuni tentativi abortiti, nel 2010 inizia a scrivere il primo romanzo della saga Sangue su Colonia, incentrata sulle indagini della Terza Squadra Omicidi della nota città tedesca, ricostruite attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e di studio sia del codice penale e della cultura tedesca, sia della cronaca nera in generale e delle scienze forensi. Il risultato sono storie dall'andamento lineare ma non banale e dal taglio "televisivo/cinematografico" con personaggi spogliati del loro abito e presentati per come in realtà sono.
Per Pegasus Edition ha pubblicato:
- Sangue sul Reno. Il romanzo ha ricevuto i seguenti riconoscimenti:
1. Premio speciale romanzo giallo edito al 5° Concorso Letterario a Carattere
Internazionale Città di Pontremoli;
2. Segnalazione particolare della giuria narrativa/saggistica al 41° Premio Letterario
Casentino di Poesia, Narrativa e Saggistica "Giuseppe Frunzi".
- Sangue sui binari. Il romanzo ha ricevuto il seguente riconoscimento:
1. Segnalazione particolare della giuria narrativa/saggistica al 42° Premio Letterario
Casentino di Poesia, Narrativa e Saggistica "Giuseppe Frunzi";
- Sangue sulla pista. Il romanzo, tutt'ora in lizza in prestigiosi premi nazionali e
internazionali, ha per adesso ricevuto i seguenti riconoscimenti:
1. Diploma d'onore e Premio dell'Accademia Internazionale Vesuviana Association al
9° Premio "Due Sicilie".
- Sangue sulla neve.
Francesco Bonvicini, classe 1973, vive e lavora a Montecatini Terme come ragioniere presso un avviato studio di commercialisti e consulenti del lavoro. Cugino della nota pianista e poetessa Lavinia Cioli, da lui definita come "l'espressione del mio lato artistico", condivide con lei la passione per la musica e la letteratura. Appassionato fin dalla giovane età di letteratura poliziesca (da Agatha Christie a Rex Stout) e spaziando tra i suoi vari generi, si appassiona al police procedural ed ai suoi maestri, dai quali prende ispirazione. È proprio in questi anni che inizia a maturare l'idea di creare "qualcosa di nuovo" nell'ambito della narrativa poliziesca italiana.
Dopo alcuni tentativi abortiti, nel 2010 inizia a scrivere il primo romanzo della saga Sangue su Colonia, incentrata sulle indagini della Terza Squadra Omicidi della nota città tedesca, ricostruite attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e di studio sia del codice penale e della cultura tedesca, sia della cronaca nera in generale e delle scienze forensi. Il risultato sono storie dall'andamento lineare ma non banale e dal taglio "televisivo/cinematografico" con personaggi spogliati del loro abito e presentati per come in realtà sono.
Per Pegasus Edition ha pubblicato:
- Sangue sul Reno. Il romanzo ha ricevuto i seguenti riconoscimenti:
1. Premio speciale romanzo giallo edito al 5° Concorso Letterario a Carattere
Internazionale Città di Pontremoli;
2. Segnalazione particolare della giuria narrativa/saggistica al 41° Premio Letterario
Casentino di Poesia, Narrativa e Saggistica "Giuseppe Frunzi".
- Sangue sui binari. Il romanzo ha ricevuto il seguente riconoscimento:
1. Segnalazione particolare della giuria narrativa/saggistica al 42° Premio Letterario
Casentino di Poesia, Narrativa e Saggistica "Giuseppe Frunzi";
- Sangue sulla pista. Il romanzo, tutt'ora in lizza in prestigiosi premi nazionali e
internazionali, ha per adesso ricevuto i seguenti riconoscimenti:
1. Diploma d'onore e Premio dell'Accademia Internazionale Vesuviana Association al
9° Premio "Due Sicilie".
- Sangue sulla neve.
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