Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



sabato 27 marzo 2010

Il Tesoro di Agatha Christie


Il tesoro di Agatha Christie

Il giallo della valigia venduta per sbaglio

La notizia è dell’inizio di marzo, ma l’epopea continua. La casa d’aste che ha compiuto il misfatto sta ancora combattendo per riavere ciò che imprudentemente ha venduto. Si tratta di una piccola collezione di tesori appartenuti ad Agatha Christie, venduti per sbaglio in una valigia per un milione di volte meno rispetto al suo valore effettivo.

Gli oggetti preziosi appartenuti alla scrittirce di gialli più famosa del mondo sono stati acquistati da un’ammiratrice della regina del crimine, che ha comprato la valigia per 100 sterline presso la casa d’aste Bearnes Hampton & Littlewood nel 2006. L’asta era seguita alla morte dell’unica figlia della Christie, avuta dal colonnello Archibal Christie dal quale la scrittrice aveva divorziato. La fortunatissima acquirente, tale Jennifer Grant, ha aperto solo dopo qualche anno dall’acquisto la piccola scatola all’interno della valigia e via ha trovato gioielli dal valore approssimativo di 100.000 sterline! Le iniziali incise sul prezioso scrigno sono C M M, con ogni probabilità quelle della madre della Chritie, Clara Margaret Miller.

“Quando l’ho comprata ho notato lo scrigno, ma siccome la casa d’aste non mi aveva dato la chiave, non lo avevo aperto fino a pochi mesi fa...” ha dichiarato la Grant, mettendo in imbarazzo i vertici della casa d’aste che avrebbero dovuto ispezionare la valigia prima di venderla. La curiosità della Grant è venuta fuori dopo un po’ di tempo e... voilà, ecco i gioielli della mamma della Christie. Trentacinque monete d’oro, un anello di fidanzamento con tanto di diamante e una spilla. Niente male. Ma la Grant ha dichiarato che non le importava un bel niente del valore, quanto di poter toccare qualcosa appartenuta alla sua amatissima autrice. Sarà vero?

La Bearnes Hampton & Littlewood Auction House non sembra affatto entusiasta all’idea di dover combattere per riprendersi un oggetto che di fatto ha acquistato la signora Grant. Un ulteriore mistero nella vita della Christie? Ci verrebbe voglia di parafrasare un titolo della Christie: Perchè non lo hanno chiesto a Grant?

Da SherlockMagazine, autore Cinzia Giorgio
http://www.sherlockmagazine.it/notizie/3915

Doppia Morte di Elizabeth Ferrars


Doppia Morte di Elizabeth Ferrars (Giallo Mondadori n. 1241) è il primo libro che leggo di questa autrice, ma paragonarla alla regina del giallo Agatha Christie, in questo caso, mi sembra eccessivo.

La storia, appena letta la quarta, sembra promettere benissimo:
(Dal giallo mondadori)"Una bottiglia di latte aperta, un camino pieno di ceneri fredde, un mazzo di fiori freschi che dovrebbero essere appassiti e un mazzo di fiori appassiti che dovrebbero essere freschi. Margot Dalziel, giornalista forse troppo intraprendente, sembrerebbeaver fatto ritorno al proprio cottage. Invece né l’amico Paul Hardwicke né il nipote Roderick hanno la minima idea di dove sia finita. Fuga? Rapimento? O delitto? Finché, quando un primo cadavere viene ritrovato, l’ispettore Creed della polizia locale comincia a sospettare che nemmeno ilcadavere di Margot sia troppo lontano…"

"Doppia morte" ha una buona trama, un inizio lodevole, ma andando oltre le prime cinquanta pagine la narrazione diventa noiosa e piatta. Lo sono anche le descrizioni psicologiche dei personaggi, piatte e superficiali, e questo rende la lettura ancora più lenta perchè non si riesce ad inquadrare bene i protagonisti.
Lo stesso si può dire per il finale, fiacco e debole. Indubbiamente un giallo classico, ma manca la suspense e i colpi di scena che caratterizzano il genere.
Una buona lettura al mare, ma sicuramente non un volume da rileggere o conservare gelosamente.
Da segnalare, invece, nella sezione I segreti del giallo l'articolo di Massimo Pietroselli, Il segreto di Ross Macdonald. Un piccolo saggio sui casi misteriosi realmente accaduti ad alcuni tra i più celebri autori di romanzi gialli e thriller (Agatha Christie, George Edalji,Ross Macdonald)

giovedì 25 marzo 2010

Nuove uscite "Polillo Editore"


Carissimi amici, vi segnalo l'uscita in libreria di due splendidi gialli classici pubblicati dalla casa editrice "Polillo editore" nella mitica collana "I bassotti".
"Il gatto e il topo" di "Christianna Brand" e "la fine dei Greene" di "S. S. Van Dine"

A presto le recensioni!

Christianna Brand
IL GATTO E IL TOPO
“I bassotti” n. 78
Pagine: 272
Prezzo: € 13,90
ISBN: 978-88-8154-348-9
Traduzione di Natalia Callori
Nelle librerie da giovedì 25 marzo 2010

Il libro:
Katinka Jones, zitella londinese quasi trentenne, tiene una rubrica di posta del cuore su una rivista femminile. Incuriosita dalle lettere di una certa Amista che le scrive dal più profondo Galles per raccontarle la sua storia d’amore con un misterioso Carlyon, Katinka approfitta di una vacanza da quelle parti per andare a conoscere la giovane donna. Ma all’arrivo si trova immersa in un’atmosfera da incubo. Per raggiungere la dimora di Carlyon, situata in un luogo impervio e solitario, bisogna guadare il fiume che la separa dal villaggio e arrampicarsi su per una montagna. E poi c’è un fatto davvero inspiegabile: né il proprietario né i domestici hanno mai sentito nominare Amista. Eppure, nella casa, Katinka riconosce molti dei particolari descritti nelle lettere, compreso il bellissimo gatto siamese. Dunque, che fine ha fatto la sua appassionata corrispondente? Romanzo anomalo all’interno della produzione di Christianna Brand, Cat and Mouse (1950) è un mystery tenebroso, incalzante, carico di tensione e ricco di colpi di scena. Non a caso è stato inserito sia dal critico inglese Julian Symons sia dal Sunday Times nelle rispettive liste dei 100 migliori gialli di tutti i tempi. Insomma, per usare l’aggettivo con cui lo definì Patricia Highsmith, è un libro “superbo”.

L’autore:
Christianna Brand (1907-1988) – all’anagrafe Mary Christianna Milne – nata in Malesia da famiglia benestante ma presto travolta da un rovescio finanziario, iniziò a scrivere gialli per dare sfogo alle fantasie omicide che nutriva nei confronti di una perfida e insopportabile collega di lavoro. Il romanzo, Death in High Heels (La morte ha i tacchi alti), più volte abbandonato e ripreso, vide la luce nel 1941, due anni dopo il matrimonio della scrittrice. Il personaggio che le diede fama internazionale, l’ispettore Cockrill della polizia della contea del Kent, ispirato alla figura del suocero, apparve nel libro successivo, Heads You Lose (Cockrill perde la testa), uscito anch’esso nel 1941. Cockrill è presente in altri cinque romanzi di cui i più famosi sono Green for Danger (1944, Delitto in bianco) e The Crooked Wreath (1946, Uno della famiglia – I bassotti n. 39). Negli anni Cinquanta, la Brand decise di abbandonare la produzione di mystery, e infatti, a parte alcuni racconti poi raccolti nei due volumi What Dread Hand? (1968) e Brand X (1974), le opere successive sono di genere diverso, dal romanzo storico a quello femminile, dal fantasy al libro per ragazzi. A quest’ultima categoria appartiene la trilogia incentrata su Tata Matilda, dalla quale nel 2005 è stato tratto un film il cui personaggio principale era interpretato da Emma Thompson.



S. S. Van Dine
LA FINE DEI GREENE
“I bassotti” n. 80
Pagine: 336
Prezzo: € 14,40
ISBN: 978-88-8154-351-9
Traduzione di Pietro Ferrari
Nelle librerie da giovedì 25 marzo 2010

Il libro:
La sontuosa dimora che si erge all’estremità orientale della 53rd Street di Manhattan appartiene ai Greene, una delle più importanti famiglie della città. In base alle disposizioni testamentarie del vecchio Tobias, il patriarca deceduto da una dozzina d’anni, tutti i membri della famiglia devono restare sotto quello stesso tetto per almeno venticinque anni dopo la sua morte, pena la perdita dell’eredità. Così nel palazzo vivono ancora la vedova, costretta su una sedia a rotelle, e i cinque figli: Julia, Chester, Sibella, Rex e la giovane Ada, l’unica a essere stata adottata. La storia inizia all’indomani di una notte drammatica in cui un ladro è penetrato nella casa e, forse preso dal panico, ha sparato a due delle sorelle. Julia, la più grande, è stata uccisa, mentre Ada ha riportato una brutta ferita. Ma la tesi del tentativo di furto finito in tragedia non convince Philo Vance, il raffinato investigatore già protagonista di L’enigma dell’alfiere (I bassotti n. 48), che ha notato una stranezza: perché il ladro, anziché rubare gli argenti esposti nella sala al pianterreno, è salito di sopra e ha fatto fuoco sulle due donne? Proponendo una nuova ricostruzione dei fatti, Vance riuscirà a dimostrare che si tratta di omicidio intenzionale e a individuare il colpevole. Con La fine dei Greene (1928) Van Dine supera se stesso ideando uno dei più ingegnosi delitti della storia del giallo.

L’autore:
S. S. Van Dine (1888-1939), pseudonimo di Willard Huntington Wright, nacque a Charlottesville, in Virginia, da una famiglia benestante. Dopo gli studi in California e la laurea a Harvard, nel 1908 iniziò a collaborare con il Los Angeles Times come critico letterario. Uomo di grande erudizione con interessi che spaziavano in molti campi del sapere umanistico, all’epoca considerava il poliziesco una letteratura marginale, tant’è che non se ne occupò mai nelle sue recensioni. Autore di un saggio su Nietzsche e di vari libri di critica d’arte, nel 1916 pubblicò The Man of Promise, un romanzo sperimentale elogiato dalla critica ma ignorato dal pubblico. Tradito da un pessimo carattere che rendeva assai problematici i suoi rapporti nel mondo del lavoro, all’inizio degli anni Venti si trovò a New York in gravi difficoltà economiche. Nel frattempo aveva scoperto i gialli e, un po’ per sfida un po’ per necessità, decise di scriverne uno. Preparò tre progetti per altrettanti romanzi e li sottopose all’editore Scribner’s che li accettò entusiasta. Il primo libro, The Benson Murder Case (La strana morte del signor Benson) fu pubblicato nel 1926 con enorme successo. In pochi anni Van Dine divenne il più acclamato autore americano di gialli e il suo personaggio, l’azzimato Philo Vance, uno dei più celebri investigatori dilettanti della letteratura poliziesca. Van Dine morì d’infarto a 51 anni.

lunedì 22 marzo 2010

Intervista a Paolo Roversi


Questa settimana "Il giallista" intervista Paolo Roversi, autore italiano di romanzi gialli.

Una domanda classica de “Il Giallista”: Cosa significa per te scrivere?
Una domanda da scrittore, direi. Scrivere è per me un modo di essere, di approcciarmi al mondo. Forse anche di proporre soluzioni.

Sei il fondatore del festival dedicato al giallo e noir “Nebbia Gialla Noir festival a Suzzara (Mantova)”. Puoi parlarcene e raccontarci qualche aneddoto divertente?
Da quattro anni un piccolo paese della Bassa si trasforma, i primi di febbraio, nella capitale italiana del noir. Raccontarlo non è semplice, quello che posso dire è che lì si instaura un clima conviviale che affascina tutti.

Sei anche il fondatore della rivista on line, Milano Nera. È un punto di riferimento per molti lettori, come è nata questa idea e qual è il suo obiettivo?
Nata dalla passione per il giallo. Anzi per il giallo di qualità. E' questa la battaglia che combattiamo ogni giorno, sul web e sul magazine cartaceo.

Quali sono gli scrittori che preferisci e che ti hanno aiutato nella formazione di scrittore?
Uno su tutti: Charles Bukowski. Poi Vasquez Montalban, Izzo, Ellroy e Scerbannenco.

Che consiglio ti senti di dare ad un giovane che vuole intraprendere la carriera dello scrittore di gialli?
Di leggerne molti prima e di trovare la propria strada, la propria voce prima di buttarsi a scrivere una storia. Di investigatori fotocopie di altri autori ce ne sono già troppi in giro...

Puoi parlarci del tuo ultimo romanzo?
L'uomo della pianura è un romanzo sulla mala milanese degli anni'70. Quella delle bande, delle bische, dei rapimenti. Ma è anche una storia di personaggi, alcuni terribili altri molto umani, che arriva fino ai giorni nostri.

Website : http://www.roversiplanet.com
MilanoNera Eventi : http://www.mne20.com
MilanoNera web press : http://www.milanonera.com
MilanoNeraMag: http://issuu.com/milanonera
NebbiaGialla Noir Festival : http://www.nebbiagialla.it

Grazie Paolo!

domenica 21 marzo 2010

"In perfetto orario" di Luca Rinarelli


"In perfetto orario" è il romanzo di esordio di Luca Rinarelli, edito da Robin editore, collana "I luoghi del delitto".
La vicenda ha per protagonista Warner, un sicario un po' particolare che agisce più come un giustiziere che come un killer. E' lui che sceglie i committenti ed è sempre lui che detta le regole. Tutto sembra procedere come al solito, fino a quando non scopre l'amore e questo cambia tutto il suo mondo, il modo di pensare e di essere. Sente nuovi stimoli, percepisce nuovi bisogni, e sarà questo che "In perfetto orario" il lettore dovrà scoprire. Non c'è un colpevole da smascherare, non c'è un delitto da comprendere. Ci sono delle vite. Ci sono delle vite da seguire fino al loro epilogo. Cosa accadrà a tutti i personaggi? Quali strade prenderanno, chi incontreranno nel loro percorso?
Il romanzo, breve, ma intenso per storia e introspezioni dell'animo dei personaggi, è un noir dove Torino ne è protagonista. Vi sono episodi anche a Genova e sul lago D'Orta, ma questi sono soltanto piccoli espedienti per spingere il lettore ad andare avanti.
Rinarelli ci mostra Torino come se il lettore fosse dietro la lente di una macchina fotografica. Gli scorci, infatti, sono spesso descritti come un accoppiamento di colori. Lo stile narrativo è semplice, lineare e soprattutto scorrevole e questo rende la lettura veloce e soprattutto piacevole.
Un ottimo esordio e aspettiamo presto di parlare anche del suo secondo lavoro.

Luca Rinarelli
In perfetto orario

Robin editore
pagine 192
euro 9,00
genere: Gialli | Thriller | Noir
pubblicato: 2009
ISBN 978-88-7371-491-0

giovedì 18 marzo 2010

I leoni d'Europa


"I leoni d'Europa" è il primo romanzo di Tiziana Silvestrin, edito da "Scritture e scritture" collana catrame. Il libro di Tiziana, laureata in lettere con indirizzo artistico all'univeristà degli studi di Verona, è sicuramente un ottimo libro, ma a mio parere non è un giallo. C'è qualche mistero da scoprire, c'è il delitto, ma manca tutto il resto. Siamo, perlopiù, di fronte ad un romanzo di avventura. "I leoni d'Europa" è ambientato nel Cinquecento e si destreggia tra il Ducato di Mantova, dei Gonzaga, la Serenissima a Venezia, Milano e l'Inghilterra di Elisabetta I. Se dovessimo analizzarlo sotto il profilo "giallistico", direi che ci sono troppe descrizioni che allontanano il lettore dal filo principale della storia con piccole avventure. Manca il colpo di scena finale e la soluzione del mistero è già intuibile (e a tratti svelato dalla stessa autrice) già nella prima parte del libro. Ma manca anche il finale vero e proprio, infatti, quando si termina la lettura si rimane con uno strana sensazione di incompletezza, come se l'epilogo dovesse immaginarlo il lettore. Ma questo non significa che il libro non meriti di essere letto, anzi, al contrario. Se lo estrapoliamo dalla collana nella quale è inserito, ci troviamo di fronte ad una ottima opera letteraria. Le descrizioni sono attente e minuziose, le ricostruzioni storiche dettagliate, con una buona visione dell'Italia cinquecentesca e le vicende ben congegnate. La scrittura è scorrevole e cattura l'attenzione del lettore con le piccole vicende dei protagonisti, anche essi ben delineati.
Per essere un'opera da esordio, i complimenti a Tiziana sono doverosi e il suo "I leoni d'Europa" è sicuramente un libro da leggere e assaporare fino all'ultima pagina.
Quindi, non ci resta che trovare una risposta alla seguente domanda:
Chi è James Crichton?

Autore: Tiziana Silvestrin
Titolo: I leoni d'Europa

Collana: Catrame
Prezzo: € 13,50
Pagine: 404
Isbn: 978-88-89682-22-7
Anno: 2009

venerdì 12 marzo 2010

La valigia della verità


Carissimi amici,
oggi vi segnalo un appuntamento da non perdere! Un evento interessante e istruttivo.

La valigia delle verità

Il contenuto della valigetta criminalistica in dotazione all'Arma illustrato dal Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Faenza. Un'occasione irripetibile per conoscere i mezzi e i metodi degli investigatori sulla scena del crimine.

16 marzo h 20.45 Rocca Sforzesca, Bagnara di Romagna (RA)

Appuntamento organizzato e segnalato da: Giallo di Romagna, Assessorato alla Cultura
Bagnara di Romagna (RA)

martedì 2 marzo 2010

Sandrone Dazieri - Prossima uscita


Il 9 marzo in libreria il nuovo giallo di Sandrone Dazieri
LA BELLEZZA E' UN MALINTESO
Edito da Mondadori, collana Strade Blu

La nuova indagine del Gorilla