Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



mercoledì 15 febbraio 2012

Intervista: Dario Ghiringhelli

Cari lettori,
oggi sarà nostro ospite, un autore già noto a "Il Giallista", stiamo parlando di Dario Ghiringhelli.
Benvenuto, Dario!

1)Cosa significa per lei scrivere?
Scrivere e' "una droga". E' un estraniarsi dal mondo e, nel contempo. un gareggiare ogni volta con me stesso.

2)Come è nata la sua passione per il genere giallo?
Come tutti gli autori "dilettanti", ho iniziato con un primo romanzo autobiografico, poi con altri lavori che richiamavano parte delle mie vicende personali, tra cui la militanza in teatro per quattordici anni con la compagnia de "I Legnanesi" molto nota in alta Italia. Sono . infine, approdato al genere giallo perche' l'ho trovato piu' congeniale alla mia indole e, comunque tale da consentirmi di inventare piu' facilmente.

3)Quali sono i suoi autori preferiti? Quelli che lo hanno ispirato?
Piero Chiara, Andrea Vitali, Carlo Castellaneta, A.J.Cronin. Nessun autore mi ha particolarmente ispirato, pur avendo tanto apprezzato Simenon e la Christie.

4)Come nascono le trame dei suoi romanzi?
Nelle trame c'e' sempre qualche reminescenza o vago ricordo di fatti vissuti che poi vengono trasformati e riadattati al genere giallo.

5)A quali dei suoi libri è particolarmente legato, e perché?
Questa e' una domanda crudele: sarebbe come chiedere a un padre che ha piu' di un figlio quale, in effetti, prediliga maggiormente. I figli devono essere tutti uguali, e cosi' avviene per i miei libri. Per dovere di risposta, ad ogni modo, dico "Crimini in palcoscenico", perche' il teatro ha avuto molta importanza per me durante gli anni giovanili.

6)Può darci qualche anticipazione sul suo prossimo lavoro letterario?
Il libro gia' pubblicato in questi giorni dal mio editore e dal quale sto proprio attendendo l'arrivo delle prime copie e' intitolato "Un ricordo per mio papa'". Non e', come puo' sembrare dal titolo, di genere autobiografico No, Quella frase e' solo la dedica che compare sul retro di una foto e che dara' il via alla trama gialla, la quale vedra' impegnati due amici nella ricerca di una figlia. Solo dopo l'intervento del solito commissario Del Vecchio, Ogni cosa trovera' la giusta collocazione.
Attuamente sto scrivendo un romanzo giallo ambientato in uno dei manieri di contrada della citta' di Legnano e che ha come "sfondo" la celebrazione della Sagra del carroccio per la conquista della croce di Ariberto D'intimiano. (ricordo che in Italia il palio di Legnano e' inferiore solo a quello di siena).


Grazie per la disponibilità e a presto!

1 commento:

  1. Salve! E piacere... dato che siamo colleghi.
    Io, oltre a curare il blog, pubblico un libro proprio questi giorni. Ti farebbe piacere leggerlo? E magari, se ti piacerà (o se non ti piacerà, mica mi offendo!) recensirlo su queste pagine? Buon lavoro!

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