Cari amici,
Oggi è nostra ospite la scrittrice Flavia Selli, autrice del thriller IL BIANCO E IL NERO, edito da Vertigo.
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Cosa significa per lei scrivere?
Scrivere è affidare a qualcosa, che non sia sfuggente e labile, sensazioni e pensieri. E’ l’emozione di creare e vivere situazioni nella illusione di una realtà alternativa, il poter vivere con gli occhi e il sentire di altri ego. Creare personaggi e vivere in essi, o per essi, per me è vivere infinite vite.
2) Che generi letterari predilige?
Da sempre prediligo letture e saggi di carattere scientifico e, in merito alla narrativa, quasi soltanto thriller gialli/noir che siano ben scritti e dal lessico curato, ben caratterizzati nei personaggi e ambientazione; amo le trame originali avvincenti e complesse e che non si svelano, come nei più classici, che nel finale auspicato non scontato quanto credibile. Sono molto esigente nella scelta di un opera e non mi affido mai al super commercializzato del momento: spesso acquisto bestseller a ondata mediatica finita, diversi anni dopo la loro uscita, altri pur famosi invece non troveranno mai la mia considerazione. Un libro deve conquistarmi, e “personalmente”. E’ l’immagine di copertina che occhieggia da una cesta o da una pila di volumi in libreria a catturare la mia attenzione: allora è il momento di soppesarlo e prenderne in visione la sinossi; se la trama mi risulta intrigante, allora passo all’ultima fase, lo scorrere di alcuni tratti dello scritto. A volte mi è sufficiente un incipit per identificare lo stile di uno scrittore e capire se andrà a fare parte della mia nutrita e gelosamente custodita biblioteca.
3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Leggere è sempre stata una delle mie passioni fin da piccola, quando attendevo col benestare di mamma l’uscita in edicola delle avventure cariche di mistero della ragazzina Nancy Drew o dei giovani amici investigatori dilettanti e dai ritrovi segreti. In seguito ho letto moltissimi classici del giallo internazionale, dai più famosi ai meno noti, che ancora oggi, di tanto in tanto e a turno, amo riprendere e rileggere. Per quanto riguarda gli autori contemporanei più noti che credo mi abbiano influenzata devo annoverare il compianto Giorgio Faletti nel suo primo “Io uccido” per lo stile, ma anche Connelly per le caratterizzazioni, Dan Brown per gli intrighi che sa costruire o ancora Zilahy per la poetica che riesce a instillare anche nelle descrizioni degli atti più truci.
4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Mi piace creare misteri. “Il Bianco e il Nero” nasce da una vicenda reale, il testamento del grandissimo scrittore Franz Kafka. I possibili sviluppi che le non osservanza delle disposizioni ha comportato, uniti alla vita stessa così particolare del Grande, mi hanno dato lo spunto per la trama di questo mio primo romanzo. Una vicenda che si svolge tra Milano, la Milano della Moda, e la città natia dello scrittore, la Praga di oggi, splendida e mistica ma dall’anima oscura.
5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Più che “cosa”, direi “chi”: un mio nipote, il Francesco cui è dedicato il libro. Il giovane senza i cui solleciti probabilmente questo libro non avrebbe mai visto la luce, lo stesso che, in una sorta di piccola “vendetta”, ho coinvolto in un confronto di sensazioni per una più realistica caratterizzazione interiore dei giovani personaggi maschili che, da donna matura, non sentivo di conoscere. Tutto da allora è stato uno svolgersi inarrestabile: lo scrivere che avevo dentro da decenni e che giaceva in miriadi di fogli inconcludenti di sentimenti o vicende, vissute o immaginarie, vergate a mano o immortalate con la vecchia macchina per scrivere, si è liberato e rifiuta di arrestarsi. Ora sì che esiste un “cosa” anzi due: è il desiderio di creare sempre nuove vicende in cui muoversi in rinnovate e sempre entusiasmanti vite. E di dare piena soddisfazione ai non pochi lettori che mi hanno dedicato e regalano tuttora tutto il loro apprezzamento.
6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Come dicevo, lo scrivere non si ferma: nuovi progetti e nuove avventure che porto avanti talora in contemporanea. Sono molto pretenziosa nei miei confronti e se un concetto o un paragrafo non riesce nel modo in cui vorrei mi impunto, provando a migliorarlo fino all’esasperazione. E a volte staccare dedicandosi temporaneamente a tutt’altra vicenda risulta estremamente costruttivo. Ad ogni modo, tornando alle anticipazioni sugli scritti, ho appena ultimato (ed è in fase di valutazione da parte di alcuni Editori) il secondo romanzo “La Collezione” un thriller completamente slegato dal precedente, a sfondo geologico, ispirato anch’esso a un vero fatto di cronaca e ambientato tra Milano e le splendide Alpi Orobie. E presto vedrà l’ultimazione anche l’atteso sequel de “il Bianco e il Nero”.
Grazie!
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L'AUTRICE:
Flavia Selli, milanese, laureata ed ex insegnante di discipline scientifiche presso Istituti Superiori, divide oggi il proprio tempo tra la provincia di Como dove risiede e quella dell’alta bergamasca, dove ama ritirarsi per immergersi nella scrittura. Al suo attivo annovera collaborazioni in ambito universitario nella stesura, con scritti e disegni, di saggi e pubblicazioni di carattere scientifico, ma anche di testi divulgativi per Enti locali. Nel gennaio del 2017 ha visto la pubblicazione del suo primo romanzo, un thriller di carattere giallo/noir ambientato tra Milano e Praga, «Il Bianco e il Nero», un esordio che ha conquistato da subito prestigiosi premi letterari internazionali e l’apprezzamento dei lettori e che vedrà nuove pubblicazioni, anch’esse romanzi thriller, cui l’autore sta attualmente dedicandosi.
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