Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



mercoledì 6 febbraio 2013

Recensione: L'ABITO DA SPOSO di Pierre Lemaitre - Fazi editore

Quando si legge un libro, ci si aspetta che questo rapisca la nostra attenzione, e  L'abito da sposo di Pierre Lemaitre, edito da Fazi editore, ne è un perfetto esempio.
Siamo di fronte, infatti, ad un noir psicologico, che conquista il lettore, immergendolo in un vortice di follia e disagi.
In questo romanzo, Lemaitre è riuscito a rendere vivo il disagio psicologico della protagonista, Sophie, trasmettendo al lettore le sue angoscie, i pensieri inquietanti e, soprattutto, la sua paura!
Sophie è una ragazza normale, una giovane donna che ha una buona posizione lavorativa, che ha trovato l'amore e vive felice. Ma un giorno tutto questo finirà, si sfalderà proprio tra le sue mani, lentamente, in modo doloroso e distruttivo.
Ad un tratto, si accorgerà di non ricordare gli appuntamenti, le date, le chiavi, la macchina, i regali di compelanno, insomma: tutto.
Ma non finisce qui, Sophie cade in uno stato di angoscia e depressione e inizierà a pensare di soffrire di doppia personalità. Ma dimenticare azioni della vita quotidiana non sono l'unica cosa che la preoccupa, anzi, questo è il problema minore. Sophie si convincerà di essere un'assassina!
Una mattina, infatti, si sveglierà e troverà Lèo - il bambino dove fa la babysitter - morto, strangolato con i suoi lacci delle scarpe.
A quel punto, Sophie capisce di essere in pericolo ed è certa della sua follia.
Inizia a scappare e, pur di rimanere nascosta, affonderà le mani nel mondo del crimine. Mentirà, ucciderà e cambierà persino identità, per un omicidio di cui non ricorda neppure di aver commesso. Ma la porta di casa era chiusa a chiave dall'interno, e i lacci di scarpe usati per strangolare il bambino appartenevano alle sue scarpe. Non può essere diversamente: è un'assassina!
Ma, come ci si aspetti da un libro, ciò che si vede non è la verità. Dietro le sventure di Sophie c'è una mano misteriosa che agisce indisturbata.
Ma a chi appartiene questa mano? Chi è la persona che Sophie ha fatto soffrire così tanto, da deicidere di indurla alla pazzia, e farla passare per omicida?
L'identità di chi muove le fila della vita di Sophie sarà svelata presto dall'autore, e da allora il lettore potrà seguire le vite di entrambi i protagonisti.
Ma finalmente, dopo aver cambiato identità e vita, Sophie scoprirà la verita, e allora i giochi si ribalteranno fino a...
L'ABITO DA SPOSO è un noir ben costruito, perfetto come un orologio, che rievoca i film del grande Hitchcock, dove la follia e i disagi della mente sono i protagonisti. Disturbi della personalità, paura, angoscia, oblio, sono le note principali di questo libro.
Una lettura dal ritmo incalzante, che accelera verso il maestoso finale, agguantando letteralmente il lettore tra le sue pagine.
Un viaggio nella mente umana, nei suoi menadri più profondi, dove la realtà si confonde con l'immaginazione, e dove tutto è possibile.
Un noir di cui consigliamo vivamente la lettura, aspettando gli altri romanzi di questo stimato autore, presto pubblicati sempre da Fazi editore!
 
Autore: Pierre Lemaitre
Titolo: L’abito da sposo
Pagine: 335
Codice isbn: 978-88-6411-548-1
Data pubblicazione: 30/11/2012
Prezzo in libreria: € 16,50
Editore: Fazi

L'AUTORE:Pierre Lemaitre ha insegnato per molti anni letteratura, ed è approdato tardi alla carriera di scrittore e sceneggiatore. E’ autore di quattro romanzi (in Italia è uscito Alex nel 2011) con cui ha vinto diversi premi, tra i quali il Prix du premier roman al Festival di Cognac nel 2006. L’abito da sposo si è aggiudicato nel 2009 il premio Meilleur Polar Francophone mentre Cadres Noir, di prossima uscita per Fazi, ha vinto il Prix Le Point du Polar européen 2010.

3 commenti:

  1. Appena finito! Davvero bellissimo ;) Lo sto recensendo giusto ora.

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  2. Io onestamente non l'ho trovato così eccezionale. Ho letto di meglio. É la prima volta che leggo questo autore e avevo grandi aspettative in virtú dei commenti positivi che sono stati fatti. É scorrevole e chiaro. Ma ahimè non ha suscitato forti emozioni.

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