
In questo romanzo c'è suspense, azione, coinvolgimento, humor. Non manca nulla. Per non parlare dei personaggi, tutti molto carismatici.
"La donna che cancellava i ricordi" è un thriller psicologico, ma spazia anche in altri generi e, come in un giallo tradizionale, l'autore ci regala un piacevole e inaspettato colpo di scena finale.
Lo stile narrativo è quello tipico di Freeman: scorrevole e appassionante. La lettura scivola tranquilla senza rallentamenti o pause. Il ritmo è costante, per poi accelerare sul finale, dove gli eventi sono un susseguirsi che non lascia spazio per riprendere fiato.
La trama è incentrata sulla figura dell'insolita dottoressa Frankie Stein di San Francisco, esperta in ipnosi. Ma l'ipnosi praticata non è la solita. La dottoressa Stein, infatti, è specializzata nella rimozione e ricostruzione dei ricordi. Attraverso le sue sedute di ipnosi, aiuta i pazienti a superare le loro fobie, ricostruendo il ricordo che le ha scaturite. Come uno scultore che modella la creta, la Stein manipola i ricordi negativi, rendendoli gradevoli e positivi. La tecnica è controversa e suscita numerose obiezioni, anche, e soprattutto, nel mondo medico.
Molti suoi colleghi sono contro questo metodo, perché giocare con la mente può essere molto pericoloso, e la Stein se ne accorgerà molto presto. Una serie di suoi ex pazienti, infatti, si ritroverà a essere vittima di inspiegabili e terribili morti.
A indagare sulle morti sospette, è il detective della Omicidi Frost Easton, un ex avvocato trentenne, accompagnato quasi sempre da simpatico gatto. Frost si accorge subito che il denominato comune di queste morti, all'apparenza casuali e senza movente, è la dottoressa Stein. Adesso, Frost deve capire se la Stein è la mano dietro gli omicidi, o solo una pedina. Attraverso lei, dovrà entrare nella mente del serial killer, che non sembra volersi fermare.
Entrare nella psiche, nei ricordi più profondi, è il suo mestiere, ma ben presto la fredda dottoressa si renderà conto, testando il suo metodo sulla propria pelle, che cancellare i ricordi non è proprio come lei pensava. Gli effetti collaterali possono essere molteplici, e non sempre è un bene dimenticare. La mente è una macchina perfetta, ancora inesplorata, e frugarci dentro può rivelarsi addirittura letale.
Scritto in modo egregio, con personaggi che catturano subito la simpatia del lettore e una trama ben congegnata, il nuovo romanzo di Freeman è una di quelle letture che non si dimenticano. Tutto è ben dosato, e arrivati alla fine, si vorrebbe che il libro non finisse mai. In poche parole: un libro imperdibile. Un thriller dove alla fine tutto si capovolge, dove bisogna fare attenzione agli indizi disseminati dall'autore, e l'apparenza è solo tale; uno specchio che distorce la realtà.
Di diritto, Freeman entra ufficialmente nella topten dei migliori scrittori di thriller de "Il Giallista".
Consigliato!
LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI
Brian Freeman
Editore: Piemme
Pag.: 350
Prezzo: €18,50
Uscita: 4 aprile 2017
«Brian Freeman sa come si racconta una storia.»
MICHAEL CONNELLY
L'AUTORE:

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