Amici,
oggi, è ospite del nostro blog Andrea Righi, autore dei thriller QUARZO e TRE DESTINI.
(Per leggere le trame dei romanzi, cliccate sui titoli).
1) Benvenuto su IL GIALLISTA, Andrea.
Cosa significa per lei scrivere?
Significa compiere un viaggio, essere libero, abbattere i confini. Quando scrivo parlo con me stesso, ragiono su quello che mi accade intorno.
E posso parlare con i miei personaggi. A loro sono molto affezionato. Quando ho di fronte un foglio bianco provo come una liberazione, per me è un campo aperto, ne sento la necessità. Poi è un hobby, come giocare a calcio, guardare film... 2) Che generi letterari predilige?
Mi piacciono il giallo, l'Horror, il thriller e il Fantasy. E i fumetti.
3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Non parlerei di formazione letteraria, sapeste quanto ancora ho da imparare...Sono dipendente dai libri questo sì. Ho autori di riferimento, che sono Faletti, King (per uno che fa Thriller è il minimo), Loriano Macchiavelli che adoro, e Carlo Lucarelli. Diciamo che non copio nessuno, cerco di essere me stesso, di crearmi un mio stile anche sperimentando (a volte, troppo). Forse di tutti Faletti e Macchiavelli sono quelli che prendo più ad esempio se ho dei dubbi stilistici.
4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Da quello che vedo e seno in giro, da leggende, dai racconti della gente, oppure da semplici idee che mi vengono. Poi elaboro facendo ricerche e inizio a scrivere. CI si costruisce un bagaglio culturale abbastanza buono così. 5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Non lo so di preciso, un colpo di testa forse, se ci avessi pensato non lo avrei fatto. Mi sono messo in gioco e insomma qualche piccola soddisfazione arriva con i commenti positivi, ancora dopo tre romanzi. Per me è sufficiente.
6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Sto lavorando a molta roba. Sono uscito con due romanzi nello stesso anno, a tre anni di distanza dal primo lavoro. Ora devo un attimo resettare la testa e rimettermi a chiudere un progetto che sta aspettando un epilogo già da qualche tempo. E' sempre una storia strana e contorta che scava molto in fondo.
L'AUTORE:

















Nessun commento:
Posta un commento