Cari amici,
oggi abbiamo il piacere di avere come nostro ospite Alberto Zella, autore del giallo IL CLUB DEI PESCATORI DEL FIUME INESISTENTE, edito da Edizioni Tripla E.
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1) Benvenuto su Il Giallista, Alberto!
Cosa significa per lei scrivere?
Credo che scrivere sia stato inevitabile dopo avere tanto letto e un poco vissuto. Un rigurgito, insomma: leggi, vivi, rileggi, poi butti fuori scrivendo. Certamente scrivere è qualcosa che tiene compagnia: fa passare il tempo meglio dei videogame, cura più degli antidepressivi.
2) Che generi letterari predilige?
Non prediligo tanto un genere, quanto la buona scrittura. Un libro, sia esso un saggio o un romanzo, deve aprire nuove porte. Porte su realtà lontane e sconosciute, certamente; ma può anche essere la porta di una cantina di casa che non si apriva da tanto tempo e dietro si trovano delle sorprese.
3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Ricordo la versione per ragazzi di Moby Dick. Nell’illustrazione di copertina la balena balzava fuori dal mare, alle spalle di Achab. “Fai pure il tuo ultimo salto nel sole, Moby Dick. La tua ora e il tuo rampone sono segnati”. Rimasi folgorato. Gli americani della prima metà del novecento hanno
molto influito su di me. Degli italiani, Fenoglio; purtroppo è morto giovane (di sigarette. Non fumate, gente!).
4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Con molta immodestia, potrei dire come Flaubert che “Madame Bovary sono io”. La trama di un libro si forma per attrazione gravitazionale dal pulviscolo che gira nella mente. Viene il momento in cui nella tua mente si è formato un pianetino, che è la trama, senza che tu te ne sia accorto. Nel mio “Club dei pescatori del fiume inesistente” il protagonista è un bagnino, e io da ragazzo ho fatto il bagnino in una piscina. E altri personaggi fanno riferimento a persone che ho conosciuto.
5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
C’era un pianetino che girava nel mio cervello e picchiava contro le pareti del cranio per uscire e trovare sfogo. Se non lo lasciavo uscire scrivendo mi avrebbe fatto impazzire. Così è nato "Io e Mrs Pennington", una storia onirica basata sull'Interpretazione dei sogni di Freud riveduta e corrotta.
6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Il nuovo libro si sta formando e per il momento non picchia ancora fortissimo contro le pareti occipitali. È un giallo, come Il Club dei Pescatori del fiume inesistente, perché se si scrive è naturale volere anche essere letti, e se non si appare in televisione l’unica speranza di trovare un piccolo pubblico è la letteratura di genere. Dovrebbe trattarsi di un giallo basato sulle “inversioni di prospettiva”. Come diceva Pippo, “è incredibile come una discesa vista dal basso somigli tanto a una salita”. Una buona partenza per un giallo, non vi pare?
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L'AUTORE:
Alberto Zella è nato a Voghera (città che nei suoi libri ispira la fittizia Ghevaro) nel 1960. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Pavia. E’ impiegato presso Eni SpA di San Donato Milanese, nel settore amministrazione e finanza. In tempi normali vive ogni giorno la grigia vita del pendolare, probabilmente per scontare le colpe di una vita precedente. Scrive per dissipare un po’ il grigiore della vita aziendale. Il suo primo romanzo, Io e Mrs Pennington, un’avventura onirica ruotante attorno all’Interpretazione dei Sogni di Freud, è stato pubblicato nel novembre 2011 dell’editore Solfanelli di Chieti. Nel 2015 ha scritto Il paese dal cuore fumante, pubblicato da Edizioni Tripla E (all’epoca Edizioni Esordienti Ebook). Il Club dei Pescatori del fiume inesistente, uscito nel 2019 sempre per le Edizioni Tripla E, è il suo primo giallo (e spera non l’ultimo), in parte ispirato alle giovanili esperienze dell’autore come bagnino in una piscina.
L'AUTORE:
Alberto Zella è nato a Voghera (città che nei suoi libri ispira la fittizia Ghevaro) nel 1960. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Pavia. E’ impiegato presso Eni SpA di San Donato Milanese, nel settore amministrazione e finanza. In tempi normali vive ogni giorno la grigia vita del pendolare, probabilmente per scontare le colpe di una vita precedente. Scrive per dissipare un po’ il grigiore della vita aziendale. Il suo primo romanzo, Io e Mrs Pennington, un’avventura onirica ruotante attorno all’Interpretazione dei Sogni di Freud, è stato pubblicato nel novembre 2011 dell’editore Solfanelli di Chieti. Nel 2015 ha scritto Il paese dal cuore fumante, pubblicato da Edizioni Tripla E (all’epoca Edizioni Esordienti Ebook). Il Club dei Pescatori del fiume inesistente, uscito nel 2019 sempre per le Edizioni Tripla E, è il suo primo giallo (e spera non l’ultimo), in parte ispirato alle giovanili esperienze dell’autore come bagnino in una piscina.
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