Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



mercoledì 31 agosto 2016

Recensione: L'ARTE NEL SANGUE di Bonnie MacBird - HarperCollins Italia



Sherlock Holmes ritorna sulla scena, e lo fa in grande stile, con il giallo classico L'ARTE NEL SANGUE di Bonnie MacBird, edito da HarperCollins Italia.
La MacBird si cala benissimo nelle vesti di Conan Doyle, e ci regala un Holmes intuitivo, astuto, e dal fiuto infallibile, come sempre.
Leggere L'ARTE NEL SANGUE, infatti, è come un ritorno al passato, come scoprire un nuovo caso del più celebre investigatore letterario, scritto dal suo creatore originale.
Come ci si aspetterebbe da un apocrifo di Sherlock Holmes, "L'arte nel sangue" è un giallo coinvolgente e appassionante.
L'autrice è stata molto brava a inserire gli ingredienti fondamentali del mystery della golden age. Abbiamo un'immensa e vecchia tenuta nella campagna inglese, numerosi sospettati, persone facoltose e, soprattutto, il delitto della camera chiusa. La MacBird, infatti, ha pensato bene di inserire questo sottogenere, molto apprezzato dagli amanti del genere. Un delitto in una camera chiusa è sempre affascinante. La risoluzione del mistero è più coinvolgente.
La storia è ambientata nella Londra del 188, poco dopo l'indagine sullo Squartatore. In questo periodo, Holmes imperversa in uno stato di profonda depressione, e, come ben sappiamo, uno dei suoi rimedi per combattere la realtà è la cocaina. È caduto nuovamente nella dipendenza, e questa volta sembra che il suo fisico ne sia stato compromesso. Holmes è debole, dimagrito, e a peggiorare la situazione si aggiunge il fatto che non abbia un caso interessante sul quale indagare. Ma la provvidenza è sempre in agguato, e si presenta sotto forma di una strana lettera in codice. La missiva raggiunge il suo scopo, e cattura subito l'attenzione di Holmes. Mademoiselle La Victoire, una bellissima cabarettista francese, racconta che il figlio illegittimo, avuto con un nobile inglese, è scomparso. Holmes partirà in Francia per incontrarla, affiancato dalla celebre spalla, il dottor Watson, e scoprirà presto che dietro la scomparsa del piccolo c'è molto altro. Come la morte di altri bambini, e la sparizione di una preziosa statua greca, rubata a Marsiglia.
Apparentemente, tutti gli indizi portano al padre del bambino, Lord Pellingham. A complicare il caso, si aggiunge la morte della moglie dell'uomo; e anche in questo caso il lord è il principale sospettato.
Come in tutte le sue indagini, anche in questa avventura, Holmes sfoggerà la sua maestria nell'arte del travestimento e della recitazione. Lo incontreremo, infatti, mentre impersonifica un intenditore d'arte sulla sedia a rotelle. Ad accompagnarlo nell'impresa, oltre il fratello Mycroft, troviamo il generoso d'animo dottor Watson, sempre preoccupato per la salute e la sarte dell'amico. Watson, in questo caso, sarà un valido aiuto per Holmes; un aiuto che gli salverà addirittura la vita.
Come in un giallo che si rispetti, il colpo di scena è assicurato e, nonostante l'ambientazione, il movente dei delitti ha un'impronta che possiamo dire "moderna"; tocca un tema che forse, ai suoi tempi, Doyle non avrebbe trattato.
Scritto molto bene, con una solida struttura narrativa, una storia coinvolgente, e personaggi eccentrici, "L'arte nel sangue" è un apocrifo esemplare, un'avventura letteraria degna di Conan Doyle, che gli appassionati del genere non possono lasciarsi sfuggire.
Consigliato!

L'ARTE NEL SANGUE 
Bonnie MacBird
Editore: HarperCollins Italia
Pag.: 227
Prezzo: €16,00
Uscita: 14 luglio 2016

L'AUTRICE:
Nata e cresciuta a San Francisco, si è innamorata di Sherlock Holmes leggendo il “canone holmesiano” quando aveva dieci anni. Ha frequentato la Standford University, dove si è laureata in Musica e ha conseguito un master in Cinematografia. Durante la sua lunga carriera a Hollywood ha lavorato per la Universal, ha firmato il soggetto originale per film di successo come Tron, ha vinto tre Emmy Awards per la realizzazione di documentari, ha prodotto numerose commedie e musical e ha lavorato come attrice e regista per il teatro. Oltre all’impegno nell’industria dell’entertainment, insegna a un noto corso di scenografia alla UCLA ed è una capace acquarellista. Tiene regolarmente conferenze sulla scrittura, la creatività e Sherlock Holmes. Vive a Los Angeles, ma visita spesso Londra.

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