Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



mercoledì 10 agosto 2016

Intervista: Linda Lercari, autrice di INVISIBILE


Cari amici,
oggi è ospite del nostro blog Linda Lercari, autrice del giallo INVISIBILE.
Qui il giveaway per vincerne una copia e la scheda del libro.
Buona lettura!

1) Benvenuta su IL GIALLISTA, Linda!
Cosa significa per lei scrivere?
Potrei sintetizzare utilizzando un altro verbo: vivere. Più nel dettaglio non credo di aver passato un mese, negli ultimi venti anni, senza aver scritto qualcosa. Tutto ciò che percepisco durante le esperienze di vita si fissa nella mia mente e ho quasi una necessità fisica di riportarle su carta sia in forma poetica che narrativa. Il quotidiano stimola la mia fantasia alimentando un mondo parallelo di infinite storie che amo raccontare.

2) Che generi letterari predilige?
Ritengo che un buon scrittore debba essere soprattutto un ottimo lettore e cerco di non fossilizzarmi su un solo genere anche se ammetto che la distopia e lo storico sono i miei argomenti preferiti. Da ragazza ho amato l'horror e il gotico, ma non ho tralasciato grandi classici sia nazionali che esteri andando dai Promessi Sposi a Cime Tempestose. Ultimamente sto seguendo Arto Paasilinna, un autore finlandese molto interessante in special modo per come descrive le reazioni dei protagonisti.

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Sono sicura che l'elenco aumenterà nel tempo, giusto recentemente ho scoperto Mordecai Ritchler e vorrei studiare il suo stile affascinante. Gli autori che mi hanno dato veramente molto in passato sono stati Stephen King col suo modo di presentare i pensieri intimi dei personaggi, Mark Twain che definirei un "cinico sognante", Betty Smith per la freschezza del linguaggio, Robert A. Heinlein e George Orwell per le descrizioni distopiche o surreali. Potrei continuare ancora, grazie per questa domanda, ogni autore mi ha dato molto, ogni scrittore mi ha concesso una parte importante di sé.

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Mi è stato insegnato che si deve scrivere solo di ciò che si conosce quindi cerco di fare più esperienze possibili occupandomi di teatro, praticando l'arte marziale del Kendo, confrontandomi con le persone ascoltando il loro vissuto e, ovviamente, continuando a leggere e a documentarmi assiduamente. 

5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
La disperazione. La disperazione di non poter vivere che una vita quando avrei la voglia e l'energia per attraversare altri universi. Essendo ancorata a un corpo mortale l'unica alternativa è stata narrare altri mondi possibili.

6) Può darci qualche anticipazione sul suo prossimo libro?
Verso la fine di Novembre uscirà con una prestigiosa casa editrice nazionale un romanzo ambientato nel Giappone medievale, più precisamente nel periodo Kamakura. La storia tratterà del rapporto di grande amicizia che lega due samurai per tutto l'arco della loro vita. Un rapporto fatto di grandi sacrifici e di onore in contrasto con l'ambiguità che tra loro, col tempo, si viene a creare.

7) Come mai ha scelto il crowfounding per la pubblicazione di "Invisibile"?
Mi è stato segnalato da un paio di amici scrittori, Simone Giusti e David Giuntoli. La selezione è piuttosto dura in quanto Bookabook pubblica prodotti di ottimo livello. Ignoravo che esistesse questa forma di finanziamento editoriale di solito utilizzata dalle case editrici musicali. Penso che sia interessante provare a "testare" la base di un progetto editoriale per saggiare l'interesse del pubblico. In questo modo sono i lettori i veri protagonisti, coloro che scelgono cosa leggere e non si piegano all'offerta di mercato.

Grazie e a presto!

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