Lo venìa pien d’angoscia a rimirarti (Cavallo di Ferro, pp.128, euro 12.90, EAN 978 88 79 07 116 1 - in libreria dal 4 ottobre 2012)
“La scorsa notte feci un sogno che non mi piacque punto. Non avea nulla di spaventoso, eppur lasciommi un’ impressione angosciosa. Sognai ch’era notte, e ch’io entrava nella camera di Tardegardo; egli era in camicia, in piedi dinnanzi alla finestra, al bujo, e riguardava fuori alla Luna, ch’illuminava fiocamente la stanza. Io non avea fatto romore, tuttavia ei si voltò verso di me con uno strano sorriso che non gli avea mai visto fare.”
L'autore:
Michele Mari (Milano 1955) è uno degli scrittori italiani più stimati dalla critica. I suoi libri sono Di bestia in bestia (Longanesi, 1989), Io venìa pien d'angoscia a rimirarti (Longanesi 1990; Marsilio 1998), La stiva e l'abisso (Bompiani 1992; Einaudi 2002), Euridice aveva un cane (Bompiani 1993; Einaudi 2004), Filologia dell'anfibio (Bompiani 1995; Laterza 2009), Tu, sanguinosa infanzia (Mondadori 1997; Einaudi 2009), Rondini sul filo (Mondadori 1999), I sepolcri illustrati (Portofranco 2000), Tutto il ferro della torre Eiffel (Einaudi 2002), I demoni e la pasta sfoglia (Quiritta 2004; Cavallo di Ferro 2010), Cento poesie d'amore a Ladyhawke (Einaudi 2007), Verderame (Einaudi 2007), Milano fantasma (EDT 2008, in collaborazione con Velasco Vitali); Rosso Floyd (Einaudi 2010) e Fantasmagonia (Einaudi 2012).
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