_________________________________________________________

Come sempre, Tura ha la capacità di intrattenere il lettore per tutto il tempo della narrazione, fino al colpo di scena finale, con trame ingarbugliate e ben strutturate.
La storia, infatti, porta avanti più fili narrativi, che poi sono legati da un unico denominatore, e si snoda tra l'Inghilterra e l'Italia.
In questo suo nuovo thriller, Tura è come se portasse avanti due storie, due indagini separate, che alla fine convergono in un unico finale.
Il protagonista indiscusso è il mitico detective Peter McBride. Un omone di muscoli che viene dalla strada, da uno dei quartieri più difficili di Londra. McBride ha un passato difficile, violento, lui stesso era il capo di una gang, ma adesso è dalla parte della giustizia. Giustizia che lui fa rispettare secondo le sue regole. McBride se ne infischia dei regolamenti. A lui interessa solo riportare l'ordine; e non ci pensa due volte a usare le maniere forti, e far riaffiorare il suo passato da criminale, se questo può servire al suo scopo. Lui è come un giustiziere.
La sua personalità è forte, da uomo duro, anche se dentro di sé è ancora quel bambino maltrattato e abbandonato. Un bambino pieno di rabbia, che cerca ancora la redenzione.

In "A regola d'arte", McBride è alle prese con una banda di trafficanti di bambini. Una banda formata da alti esponenti della comunità italiana a Londra.
Accanto a McBride, troviamo la detective Amanda, sua amica e collega, e il commissario bolognese Alvaro Gerace.
Gerace è molto simile a McBride. Anche lui è ostinato e determinato a portare a galla la verità, e soprattutto a smascherare il famoso pagliaccio. L'uomo al quale Gerace sta dando la caccia da anni, per la sparizione di quattro bambine.
Questo capitolo finale della saga di McBride, non è solo un thriller di azione, incentrato sulle indagini, ma c'è una nota drammatica di fondo. I temi trattati da Tura sono molto forti e importanti. Temi che lasciamo nel lettore un sapore amaro, un senso di angoscia e tristezza.
Stefano Tura è il James Patterson italiano. Un autore che riesce a catturare l'attenzione del lettore, e a non mollarla fino alla fine. Un autore in grado di dare vita a personaggi dalla forte personalità, carismatici e reali, che interagiscono tra di loro in trame dalla complessa struttura narrativa.
Grazie alle dettagliate descrizioni, Tura ci porta tra le strade e i quartieri di Londra. In quella Londra lontano dalle immagini che siamo abituati a vedere in tv.
"A regola d'arte" è un thriller crudo, spietato, rude, che ci dimostra come l'apparenza inganna. Come dietro un volto noto, famoso, dedito alla beneficenza e all'arte, alla giustizia, possa nascondersi il peggiore degli uomini. Perché, come ci insegnano i gialli classici inglesi, il male è ovunque, dietro ogni vicolo e qualunque faccia sorridente; anche quella di un pagliaccio.
Un thriller da non perdere!
_________________________________________________________
A REGOLA D'ARTE
Stefano Tura
Editore: Piemme
Pag.: 480
Prezzo: €18,50
Uscita: 24 Aprile 2018
_________________________________________________________
L'AUTORE:
Nessun commento:
Posta un commento