Cari amici,
oggi, è ospite del nostro blog Mauro Poma, autore del giallo fantascientifico L'ERBA DEI VANDALI, edito da WLM EDizioni.
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1) Benvenuto su Il Giallista, Mauro.
Cosa significa per lei scrivere?
Per me scrivere significa soprattutto inventare e raccontare storie. Ho sempre avuto una particolare predilezione riguardo alla creazione di storie fantastiche e romanzate. Non essendo un oratore molto abile con la scrittura riesco a raccontare le mie storie nella maniera più divertente ed efficace.
2) Che generi letterari predilige?
Mi piacciono molto i romanzi storici, se ben documentati e corrispondenti al reale contesto storico a cui si riferiscono, ma la mia vera passione è stata da sempre la fantascienza soprattutto quella anglosassone degli anni sessanta-ottanta, pur non disdegnando il genere poliziesco, anche quello più datato risalente ai secoli scorsi. Alcuni classici dell’ottocento, sto pensando ad esempio a “Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mr Hyde” per certi versi presentano aspetti che si possono tranquillamente ricondurre al genere letterario della fantascienza, che secondo il mio punto di vista non deve essere considerata come una letteratura di seconda classe. In molti casi le visioni e le invenzioni degli autori di romanzi di fantascienza si sono rivelate premonitrici di situazioni future che poi si sono puntualmente verificate, in alcuni casi superando la visione fantastica di chi le aveva immaginate.
3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Sono stati molti e di generi completamente diversi. Partendo dai tempi più lontani posso dire di essere sempre stato molto affascinato dalle opere di Omero, soprattutto L’Iliade. Spostandoci ad anni
più prossimi, per quanto riguarda la letteratura ottocentesca, posso affermare di essere stato sicuramente influenzato da W.Scott, R. L. Stevenson, J.Verne, A Conan Doyle e E. A. Poe. Il novecento presenta una innumerevole quantità di autori che considero importanti per la mia formazione letteraria, tra tutti voglio citarne solo alcuni come G. Orwell, P. K. Dick e tra gli italiani G. Bassani.
4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Normalmente mi ispiro a comuni fatti di cronaca e a notizie riguardanti possibili nuove tecnologie del futuro, cercando di immaginare quali potrebbero essere le conseguenze sulla società. Queste considerazioni mi permettono di costruire la base del romanzo rappresentata dal contesto sociale nel quale si svolgerà la vicenda che generalmente è di genere poliziesco. Potrà sembrare strano ma anche l’enigmistica è una buona fonte di ispirazione per i miei romanzi, molti degli indizi che gli investigatori trovano durante lo svolgersi della storia sono ispirati a giochi o quesiti di tipo enigmistico.
5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Il mio primo romanzo intitolato “Cronospazio”, scritto a quattro mani con una amica e che non è mai stato pubblicato, è nato praticamente per gioco a seguito di un’idea che ci sembrava particolarmente interessante. È stato il mio primo tentativo di scrivere una storia lunga e complessa. “L’Erba dei Vandali” invece è stato generato dal desiderio di scrivere un libro che potesse presentare una storia divertente e di facile lettura, ma che al contempo potesse generare nel lettore alcune riflessioni sui temi trattati. Il tutto condito con nozioni riguardanti alcuni edifici storici della mia città con l’intento di stimolare nel lettore il desiderio di effettuare un’eventuale visita a Torino, una città che dal punto di vista artistico e culturale ha molto da offrire ad un visitatore.
6) Sta lavorando ad un nuovo libro? Se si, può darci qualche anticipazione?
Ho appena terminato un nuovo romanzo, che attualmente è in fase di revisione con il titolo abbastanza criptico di “Totschlass”, una parola inventata che nasce nell’antefatto e verrà spiegata nel finale del libro. Si tratta di una storia poliziesca ambientata a Torino nel prossimo futuro. Questo romanzo poliziesco (forse sarebbe meglio definirlo come fantasociologico) che si presenta scorrevole e divertente, ha anche come scopo quello di spingere il lettore ad una riflessione sulle conseguenze che le nuove tecnologie ed in particolare l’intelligenza artificiale, di cui in questi tempi si sente molto parlare, potranno avere sulla nostra futura società anche dal punto di vista politico. Il mio ultimo nuovo progetto invece sarà un romanzo storico ambientato nell’anno 1900. In questo momento ho iniziato la raccolta della documentazione, posso anticipare che sarà comunque basato su di una vicenda poliziesca.
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Mauro Poma nasce nel 1960. Sposato e con due figli vive a Torino e lavora in un'industria metalmeccanica nella prima cintura della città. Nel 2006 ha conseguito una laurea di primo livello in Ingegneria aerospaziale. Amante del giardinaggio, della lettura e della scrittura, nel tempo libero scrive testi per il teatro. Sin dagli anni 90 partecipa con racconti e romanzi inediti a concorsi letterari, spesso nell'ambito della letteratura di fantascienza, dei quali risulta talvolta finalista. L'erba dei Vandali (WLM 2018) è il suo primo romanzo edito.
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