Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



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martedì 3 aprile 2012

Recensione: UN PAIO DI TACCHI ALTI di Timothy Fuller - Polillo Editore

Durante il week end appena trascorso, abbiamo letto per voi UN PAIO DI TACCHI ALTI di Timothy Fuller, un mistery del 1941 edito per la prima volta in Italia lo scorso mese dalla Polillo editore.
Come sempre accade, quando si ha tra le mani un "Bassotto" della Polillo, si arriva a leggere l'ultima pagina, si chiude la quarta di copertina e si pensa: che piacevole lettura!
Il romanzo di Fuller, infatti, è un giallo tranquillo, senza troppi colpi di scena, una lettura più che gradevole e, soprattutto, un perfetto esemplare della golden age del genere.
Tutta l'azione si svolge nell'arco di appena un giorno, quello precedente alle nozze di Jupiter Jones, che ricopre la parte dell'investigatore dilettante. Un vestigatore che sarà, puntualmente, sempre un passo avanti alle indagini della polizia, e che ha una predisposizione per scovare e intuire quei particolari talmente insignificanti da nascondere, invece, la soluzione dell'intricato caso.
Jupiter si trova ad indagare sul caso di omicidio di Sherman North, un allievo di Harvard University, trovatosi al college per la classica riunione degli ex compagni, appuntamento che viene ripetuto ogni dieci anni.
Ma Jupiter non è amico del defunto, ma di Ed Rice, il suo futuro testimone di nozze. Rice è il compagno di stanza di North e, quando la mattina successiva alla notte del delitto, viene ritrovato con le mani graffiate e la camicia sporca di sangue, diventa il sospettato numero uno.
A questo punto, nonostante la futura sposa Betty non sia entusiasta dell'idea, Jupiter deve recarsi a Harvard per scagionare l'amico e, in particolar modo, il suo futuro testimone.
Jupiter ha un punto debole per delitti e indagini, quindi, questa occasione per un particolare addio al celibato è per lui una manna dal cielo.
Arriavato al college, l'amico Ed viene presto scagionato e Jupiter può tronare a casa per gli ultimi preparativi che precedono le nozze. Ma il nostro simpatico protagonista, troppo affascinato dalle indagini, e dall'emozione di riuscire a scoprire il vero colpevole del delitto, decide di rimanere sino a qualche minuto prima del matrimonio. In questo modo potrà colmare la sua ansia di verità e svelare il mistero dietro la morte di Sherman North, trovato morto con una pallottola in petto su un campo da golf vicino l'albergo dove alloggiano tutti gli ex compagni. Particolare che incuriosisce e rende la trama e le indagini più complicate, è una serie di impronte di "un paio di tacchi alti" da donna vicino al cadavere. Impronte che partono dal club e arrivano dritte fino al tee, interrompendosi. Ma come è tronata indietro questa donna? Che direzione ha preso? Perchè le impronte sono solo in un senso, è terminano proprio vicino al cadavere?
Sono queste e altre domande a cui Jupiter dovrà dare una risposta. Ma la sua arguzia, e passione per i piccoli dettagli, lo faranno arrivare dritto alla verità.
Un paio di tacchi alti è un giallo scritto egregiamente, divertente e spensierato. Ma è anche un mistery con un buon colpo di scena finale e un rispettoso e onorevole movente per il delitto.
Una lettura che vi consigliamo!

Timothy Fuller
UN PAIO DI TACCHI ALTI
Titolo originale: Reunion with Murder
Traduzione: Marisa Castino Bado

venerdì 16 marzo 2012

News: Nuove uscite Polillo - Febbraio

La Polillo editore vanta uno strepitoso catalogo, hanno un mistery per ogni occasione, e questo vale anche per il carnevale.
Con i Bassotti Polillo è sempre tempo di Gialli!
Oggi vi segnaliamo l'uscita nelle librerie, giovedì 22 Marzo, di
I DELITTI DI CARNEVALE di Gwen Bristow & Bruce Manning
UN PAIO DI TACCHI ALTI Timothy Fuller

Timothy Fuller
UN PAIO DI TACCHI ALTI
Titolo originale: Reunion with Murder
Traduzione: Marisa Castino Bado

Al Syonsett Beach Hotel è in corso la classica riunione degli ex compagni della Harvard University nel decennale della laurea, un’occasione per ritrovarsi, ricordare i vecchi tempi, fare il punto sulle rispettive carriere. Ma la lieta ricorrenza finisce in tragedia quando uno di loro, tale Sherman North, viene trovato morto con una pallottola in petto sul campo da golf vicino all’albergo. Difficile ipotizzare un movente poiché i presenti non lo vedevano dai tempi dell’università, e l’unico indizio rinvenuto nei pressi del cadavere – le impronte di un paio di scarpe da donna con il tacco alto – risulta ben poco illuminante. Inoltre Ed Rice, il compagno di stanza della vittima, non ricorda nulla della notte del delitto a causa dei troppi alcolici e men che meno il motivo per cui la camicia che indossava fosse imbrattata di sangue. In suo aiuto accorre Jupiter Jones, un altro ex harvardiano, al quale Ed deve fare da testimone di nozze. Jupiter ha sempre avuto il pallino delle investigazioni, ma stavolta deve risolvere il caso e scagionare l’amico il più in fretta possibile: il suo matrimonio è fissato per la mattina dopo… Dall’autore di Delitto a Harvard (I bassotti n. 73) un mystery esemplare pubblicato nel 1941 e finora inedito in Italia.

L'autore:
Timothy Fuller (1914-1971), americano, tra il 1936 e il 1950 pubblicò cinque mysteries. Il suo personaggio principale è Edmund “Jupiter” Jones, un investigatore dilettante che, come il suo creatore, ha frequentato l'università di Harvard. Il romanzo d'esordio, Harvard Has a Homicide (Delitto a Harvard - I bassotti n. 73), scritto in poco più di due mesi quando Fuller era uno studente ventunenne, ebbe un onore inaspettato: fu in assoluto il primo giallo a essere pubblicato a puntate sulla prestigiosa rivista letteraria The Atlantic Monthly. Gli altri suoi romanzi sono Three Thirds of a Ghost (1941), Reunion with Murder (1941, Un paio di tacchi alti - I bassotti n. 112), This is Murder, Mr. Jones (1943) e Keep Cool, Mr. Jones (1950).

Gwen Bristow & Bruce Manning
I DELITTI DI CARNEVALE
Titolo originale: The Mardi Gras Murders
Traduzione: Francesca Stignani

Il Carnevale di New Orleans, si sa, è un evento straordinario. Parate, danze, baldorie e feste si sprecano, tanto che l’intera città sembra in preda a un’euforia collettiva. C’è però un gruppo di persone che ha un modo tutto suo di festeggiare: sono i seguaci di Dis, il dio greco degli Inferi, e come ogni anno, la sera del lunedì grasso, si sono riuniti nell’elegante dimora di Cynthia Fontenay per il consueto ballo in maschera. Tutti i 49 partecipanti, uomini e donne, indossano lo stesso identico travestimento da diavolo così che è impossibile distinguerli. La festa è in pieno svolgimento quando uno degli ospiti viene trovato ucciso con una pugnalata al cuore in una stanza della casa. Come ha fatto l’assassino a identificare la sua vittima visto che, oltretutto, i presenti si conoscevano a malapena tra loro? E come farà il capitano Murphy della Squadra Omicidi a smascherare – in più di un senso – il colpevole? Ma non è finita, perché alla corte di Dis ogni festeggiamento è destinato a sfociare in tragedia, e anche il corteo organizzato per il Mardi Gras si trasformerà in un’autentica parata di morte. Gli autori dell’Ospite invisibile (I bassotti n. 2) giustappongono con abilità pubblici divertimenti e vendette private in questo travolgente romanzo del 1932 finora inedito in Italia.

Gli autori:
Gwen Bristow (1903-1980) e Bruce Manning (1900-1965), entrambi reporter per due testate rivali di New Orleans, si sposarono nel 1929 e l’anno seguente diedero alle stampe The Invisible Host (L’ospite invisibile - I bassotti n. 2). Dopo aver pubblicato in rapida successione altri tre fortunati romanzi gialli – The Gutenberg Murders (1931), The Mardi Gras Murders (1932, I delitti di Carnevale - I bassotti n. 110) e Two & Two Make Twenty-Two (1932) – la coppia si trasferì a Hollywood abbandonando la narrativa poliziesca. Mentre Bruce si dedicava con successo alla nuova carriera di sceneggiatore, Gwen decise di cimentarsi da sola nel romanzo storico e nel 1937 pubblicò Deep Summer al quale fecero seguito numerosi altri titoli tra cui il bestseller Jubilee Trail (1950).