Non fare domande è un psicothriller insolito, che coinvolge per la sua originalità; sia per quanto riguarda la trama, che lo stile narrativo.
In questo suo nuovo romanzo, sembra quasi di assistere a una commedia, a una scena teatrale. I dialoghi sono costruiti in modo quasi artificioso, così come anche le scene e le gesta dei protagonisti. Ma tutto ciò è voluto, fatto di proposito, e rende la vicenda affascinante, perché non si tratta del classico mystery, con indagini e assassinii da smascherare.
La narrazione si alterna tra realtà e finzione. Sì, perché parte della storia è frutto di un racconto inventato, dove luoghi e personaggi non sono mai esistiti. Eppure, sembra che le vicende di tale racconto abbiamo dei legami con il presente e il passato. Ma non si tratta di episodi accaduti.
In questa storia, tutto si confonde, si mescola e amalgama, e distinguere la verità dalla finzione è il vero mistero del libro. La Hannan ci dimostra come una mente traumatizzata e disturbata può partorire una realtà completamente distorta.
La protagonista della storia è Justine che, insieme alla figlia Ellen e il marito, lascia Londra e si trasferisce a Speedwell House, sulle colline del Devon.
Justine scappa da un lavoro stressante, che condizionava la sua vita h24. Non c'erano pause, e la sua famiglia ne risentiva. Adesso, l'unico scopo di Justine è non fare letteralmente niente. Va fiera di questa sua decisione, e non vede l'ora di vantarsi con tutti i suoi vicini e nuovi amici, che il suo unico da fare e il niente.
Vuole rilassarsi e lasciarsi Londra e lo stress alle spalle. Ma è risaputo, non si può programmare nulla, e l'arrivo a Speedwell House è molto più di quanto potesse aspettarsi.
Poco dopo il loro arrivo, infatti, l'atteggiamento della figlia cambia. Diventa taciturna, perde la sua solarità e non sembra vivere in un mondo tutto suo. Tale cambiamento sembra sia legato a un racconto che sta scrivendo per la nuova scuola.
Quando Justine legge il tema della figlia, si accorge che la storia è troppo strana per essere inventata. Anche i nomi sono insoliti. Nomi del passato, che pensa la figlia non avrebbe mai scelto. Inoltre, poco dopo, Justine inizia a ricevere delle strane telefonate in casa. Una donna, che la chiama Sandie, le intima di lasciare la casa e tornare a Londra.
All'inizio, Justine si sente solo infastidita da queste molestie telefoniche, ma poco dopo la rabbia e l'aggressività della donna misteriosa aumentano, e finisce persino per minacciarla di morte.
Inoltre, ciò che la donna le racconta al telefono sembra a avere a che fare con il tema della figlia. La donna le cita gli omicidi raccontati nel racconto. A quel punto, Justine capisce che dietro il tema della figlia c'è dell'altro, che non si tratta di fantasia. Inizia a indagare, ma si rende conto che quegli eventi non sono mai accaduti. Che le persone del racconto, non hanno mai vissuto a Speedwell, come invece accade nel racconto. Sembra tutto irreale, eppure allo stesso tempo anche tremendamente reale; come le minacce della donna, o la tomba scavata di notte nel giardino Justine.
Da inglese, nel romanzo non mancano degli sprazzi di humour, che alleggeriscono la tensione. Inoltre, dato che l'autrice ha scritto gli apocrifi di Hercule Poirot, non mancano neppure i riferimenti alla regina del giallo Agatha Christie. Ci sono numerosi particolari nella storia, infatti, che ricordano la scrittrice; come la stessa Hannah dichiara nei ringraziamenti.
Con abilità, Sophie Hannah costruisce un thriller psicologico affilato, intimo, originale. Un thriller dove a ogni pagina ti ritrovi a chiedere cosa è reale. "Non fare domande" è una storia singolare, che affascina per la sua complessità.
Sophie Hannah
Editore: Garzanti
Pag.: 400
Prezzo: €19,00
Uscita: 30 agosto 2018
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Sophie Hannah vive a Cambridge con il marito e i due figli. È la regina del thriller psicologico inglese: i suoi romanzi, pubblicati in tutto il mondo, sono sempre al vertice delle classifiche a poche settimane dall’uscita. Con Garzanti ha pubblicato tutte le indagini di Charlie Zailer e Simon Waterhouse: Non è mia figlia, Non è lui, Non ti credo, Non è un gioco, La culla buia, Non è come pensi, Non fidarti e Non tornare indietro.
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