Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



martedì 2 febbraio 2021

Recensione: IL PRIMO CADAVERE di Angela Marsons - Newton Compton

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Angela Marson è una certezza, e ce lo dimostra per l'ennesima volta con IL PRIMO CADAVERE, edito da Newton Compton.
Il suo nuovo thriller è un salto nel passato, perché è il prequel della serie con protagonista la mitica Kim Stone.
In questo episodio, infatti, Kim farà il suo ingresso per la prima volta nella sta­zione di polizia di Halesowen, e incontrerà la sua famosa squadra investigativa composta da Stacey, Bryant e Dawson.
È piacevole e intrigante assistere alle prime dinamiche della loro collaborazione, a come ognuno cerca di fare colpo sul capo e vuole apparire. Con questo romanzo, la Marsons ci fa entrare nel mondo di questa affiatata squadra, mostrandoci come l'origine della loro intesa. 
Possiamo assistere alle prime impressioni che ogni personaggio ha dell'altro, al processo che ha portato al loro solido legame.
Troviamo una Stacey timida, introversa, non ancora certa di quale sia la sua vocazione o specialità all'interno del gruppo. Stacey è efficiente e sempre impegnata a compiacere tutti, soprattuètto Kim.
Poi abbiamo Dawson, che con la sua smania di emergere e sovrastare gli altri, non fa che creare problemi. Dawson è ambizioso, vuole lavorare da solo per dimostrare che è il migliore, ma ciò non farà altro che creare problemi e minare l'equilibrio della squadra.
Infine, c'è il sempre affidabile sergente Bryant. 
Bryant, già dal principio, è il braccio destro di Kim. Lui la capisce, la porta a riflettere nei momenti di stress e riesce a controbilanciare il suo non sapersi relazionarsi con gli altri. Kim, infatti, è empatica e si lascia travolgere dalle emozioni, ma non sa come comportarsi con le persone. I suoi modi sono spesso bruschi, e Bryant riesce a smussarne gli spigoli vivi.
In un colloquio, Kim porta sempre con sé Bryant, perché lui sa come mettere a suo agio le persone, a tranquillizzarle.
Già dal loro primo caso, Kim si accorge che Bryan colma le sue lacune. Restai ad ammetterlo anche con se stessa, ha bisogno di lui. Non sa come fa, ma Bryant riesce a leggerla nel pensiero.
Con questo romanzo, oltre che a dimostrarci di essere un'eccellente scrittrice di thriller, la Marsons si rivela anche un'acuta conoscitrice e intenditrice della psicologia umana. 
Come sempre, lo stile narrativo è asciutto, e il ritmo è serrato. Iniziare a leggere un libro della Marson significa dimenticarsi di andare a cenare. La lettura è scorrevole, fluida, e non ci sono rallentamenti o punti morti. Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi e il loro evolversi.
Non manca l'adrenalina, e la suspense tiene con il fiato sospeso fino alla fine. La vicenda si snoda bene, anche se a volte ci sono delle piccole incongruenze, che comunque passano in secondo piano, in quanto la trama è sempre intrigante. Il tutto ha inizio con il ritrovamento di un corpo mutilato. Chi l'ha ucciso, e perché l'ha sfigurato in quel modo?
A questo delitto, ne seguiranno altri, per una caccia al serial killer al cardiopalma.
In conclusione, se avete letto gli altri romanzi della Marsons, non potete perdervi Il primo cadavere. Il primo caso della mitica Kim Stone, che dà il via al suo affiatato team.
Consigliato! 
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L'AUTRICE:
Ha esordito nel thriller con Urla nel silenzio, che ormai ha raggiunto l’in­credibile traguardo di oltre 1 milione di copie vendute. La serie di libri che vede protagonista la detective Kim Stone ha ormai superato i 4 milioni di copie ed è tradotta in 28 lingue. Gli altri titoli: Il gioco del maleLa ragaz­za scomparsaUna morte perfettaLinea di sangueIl primo cadavere. Con Le verità sepol­te Marsons si è aggiudicata il Premio Bancarella 2020. La scrittrice vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambien­tate le sue storie.

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