Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



venerdì 26 febbraio 2021

Intervista a: Paolo Lanzotti, autore di I GUARDIANI DELLA LAGUNA - Tre60

Cari amici, 
oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro blog Paolo Lanzotti, autore del giallo politico I GUARDIANI DELLA LAGUNA edito da Tre60.

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1) Benvenuto su Il Giallista, Paolo!
Cosa significa per lei scrivere?
È una domanda difficile che richiede una risposta articolata. Ovviamente, chi scrive lo fa anche per se stesso. Lo fa perché sente d’avere qualcosa da dire. Perché desidera mettersi in gioco in un’attività che può essere davvero meravigliosa. Lo fa per trovare il proprio posto nella vita o, semplicemente, perché gli piace e lo diverte. Tutto ciò, è ovvio, vale anche nel mio caso. Tuttavia, per me scrivere ha sempre avuto un significato ulteriore: la speranza di dare qualcosa a qualcuno. Io non sono uno scienziato, un medico, un imprenditore, uno statista, un ricercatore. Sono soltanto un autore di romanzi. L’unico regalo che posso fare agli altri è un libro. Quando mi metto alla tastiera spero che il mio lavoro possa piacere e che qualcuno, grazie ad esso, trascorra delle ore liete, appassionandosi alla trama e amando i personaggi. Ovviamente si tratta solo di una speranza. Ma è questa, soprattutto, che dà senso alla mia attività.
 
2) Che generi letterari predilige?
Come autore non ho mai privilegiato un genere o l’altro, anche se, a un certo punto ho dovuto fare una scelta. Come lettore sono un vecchio “lupo di biblioteca”, sostanzialmente onnivoro e sempre affamato. Se potessi, leggerei tutto di tutto. Ovviamente ciò è impossibile e porsi dei limiti risulta dolorosamente necessario. In questo, la mia attività di scrittore costituisce un aiuto indiretto. Attualmente scrivo gialli d’ambientazione storica e ciò mi porta a prediligere tutto quello che rientra nella categoria, dal romanzo storico, al saggio divulgativo, al documento originale. Ma si tratta, come dicevo, di una scelta indotta dalle circostanze. Fosse per me, non avrei confini.

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria? 
Ahimè! sono costretto a dare una risposta più che scontata. Ormai ho una certa età e se ripenso alle mie lontane letture giovanili, se non addirittura infantili, i nomi che mi salgono alla mente, esclusi gli autori conosciuti a scuola, sono i classici dell’avventura, come Conrad, Melville, Stevenson, London, Verne, Salgari. Se mi riferisco in particolare al genere giallo penso a Conan Doyle e ad Agatha Christie. Insomma, i soliti notissimi. Nulla di originale. Ma sono loro che mi hanno formato, dal punto di vista letterario, suggerendomi cosa significa ideare una trama appassionante e una schiera di personaggi umanamente vivi e stimolanti. Ho imparato la lezione? Naturalmente non sta a me dirlo.

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Non ho una fonte privilegiata. Penso, anzi, che nessun autore ce l’abbia, in realtà. L’ispirazione può venire da qualsiasi cosa. Una conversazione fra amici. Un film. Un’esperienza personale. Un fatto di cronaca. Naturalmente, la lettura di un libro. Non è difficile ricevere dalle attività quotidiane dei suggerimenti potenzialmente utili per la trama di un romanzo. Il difficile è rendersene conto e, ovviamente, svilupparli fino a farli diventare fertili. Detto ciò, come autore di romanzi storici ammetto che una fonte essenziale, per me, sono i saggi divulgativi. Per immergersi nell’atmosfera di un’epoca che non esiste più è indispensabile studiarla. E, spesso, è proprio da questo studio che ricevo i suggerimenti migliori.

5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Banalmente, il desiderio di raccontare una storia, di creare un piccolo universo e animarlo con dei personaggi che agissero come avrei voluto fare io. Un desiderio che, in realtà, ho sempre avuto dentro di me, fin da bambino. Ovviamente c’è voluto del tempo, prima che questo desiderio diventasse da prima volontà e poi realtà. Sono stato a lungo indeciso se mettermi in gioco in un mondo che mi pareva inaccessibile. Pensare a me stesso come a un potenziale scrittore mi sembrava irreale, per non dire arrogante. Quando, finalmente, ho preso coraggio e mi sono messo al lavoro, il primo risultato è stato disastroso. Ma è una cosa che succede a quasi tutti. In letteratura, come in qualsiasi altro campo, il talento non basta. Bisogna educarlo. Imparare il mestiere. E, per questo, ci vogliono pazienza e tenacia.  

6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione? 
Ho detto prima che, come autore, per diverso tempo non ho mai voluto dedicarmi a un solo genere. Negli anni ho vagato di qua e di là, scrivendo ciò che mi veniva in mente e seguendo l’impulso del momento. Poi è arrivato il periodo in cui ho dovuto fare, necessariamente, una scelta di campo. Per ragioni che non starò a elencare, ho deciso di privilegiare il giallo storico. Il risultato è stato la pubblicazione di due romanzi, “La voce delle ombre”, edito da Mondadori, e “I guardiani della laguna”, edito da Tre60. In entrambi i casi si tratta di romanzi concepiti come l’inizio di una serie. Di conseguenza, la risposta alla domanda viene da sé: sto lavorando ai due filoni, scrivendo la “seconda puntata” di entrambi i romanzi. Ovviamente non so se il mio lavoro avrà, almeno parzialmente, uno sbocco concreto. Queste sono decisioni che spettano agli editori e, in prima battuta, ai lettori che, con il loro favore, decretano il successo o meno di un progetto. Io posso solo sperare che le serie abbiano una continuazione e fare del mio meglio perché accada.
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L'AUTORE:
Paolo Lanzotti è nato a Venezia e si è laureato in filosofia all’università di Padova. Lettore onnivoro, con predilezione per la divulgazione storica e quella scientifica, ama la musica classica e il teatro di prosa. È autore di diversi romanzi gialli e di alcuni libri per ragazzi.

Pubblicazioni principali:
"Le parole magiche di Kengi il Pensieroso", Piemme, 1998
"Il segreto dello scriba", Piemme, 2004
"Il segreto di Kregg", Delos Books, 2010
“La voce delle ombre”, Mondadori Oscar gialli, 2017
“Il Libro di Libri”, Armando Curcio editore, 2017
“La verità è un’ombra, Watson” – Il Giallo Mondadori – serie Sherlock – 2017

Pubblicazioni all'estero:
"Kengi y la magia de las palabras", SM, Madrid, 1999
"El secreto del escriba", ViaMagna, Barcelona, 2007

Premi letterari:
Vincitore del premio “Il Battello a Vapore”, PIEMME, 1997
Vincitore del premio “Odissea”, DELOS, 2009
Vincitore del premio “Alberto Tedeschi”, MONDADORI, 2016

Finalista al premio  “Odissea”, Delos, 2011
Finalista al premio “Urania”, Mondadori, 2012
Finalista al premio  “Alberto Tedeschi”, Mondadori, 2015
Finalista al premio  “Odissea”, Delos, 2015

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