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Brian Freeman è un maestro del thriller. È uno di quegli autori che quando leggi per la prima volta un suo romanzo, poi vai a cercare anche tutti gli altri, perché il suo stile narrativo è pericolosamente coinvolgente. Un perfetto esempio è DOPPIA IDENTITÀ, il suo nuovo thriller edito da Piemme.
Freeman non si smentisce mai, e ancora una volta crea per i suoi lettori un thriller ben congegnato, intrigante e carico di suspense.
In Doppia identità ritroviamo uno dei suoi protagonisti più amati: il detective Jonathan Stride, impegnato in un'indagine ambientata nell'affascinante mondo del cinema.
Il tutto inizia con un incidente stradale mortale. L'uomo al volante ha con sé documenti falsi e una pistola ancora calda. Chi è l'uomo, e cosa era andato a fare a Duluth, d'inverno, quando il freddo interrompe i collegamenti e rende tutto bianco.
Nello stesso momento, a Duluth stanno girando un film su un vecchio caso di Stride, e una ragazza del set scompare misteriosamente.
L'attore che impersona Stride è un celebre attore hollywoodiano, Dean Casperson, amato e rispettato da tutti.
Inoltre, nel set è presente anche l'ultima vittima del serial killer del caso in scena, quella salvata personalmente da Stride.
Jonathan non vuole assistere alle riprese. Vedere ricreata la location, la gabbia dove il serial killer teneva prigioniere le sue vittime, prima di uccidere, fa tornare a galla ricordi spiacevoli. Dopo anni, in paese si è tornati a parlare del vecchio caso, e a Stride questo non piace. Vuole che le riprese finiscano presto, e che la loro vita ritorni alla normalità. Vuole lasciarsi quel complicato e terribile caso alle spalle.
C'è forse un collegamento tra la scomparsa della ragazza sul set e l'uomo morto nell'incidente stradale?
Dai racconti dei colleghi, la giovane faceva molte domande a tutta la troupe, soprattutto sul conto del famoso attore. Forse, qualcuno ha voluto tapparle la bocca una volta per tutte.
Dalle indagini di Stride, sembra che Dean Casperson abbia un lato oscuro e un passato da nascondere. Ma fino a che punto è disposto ad agire, pur di nasconderlo? Anche a quello di uccidere?
Nonostante il serial killer del vecchio caso sia stato arrestato, e sia anche morto, c'è il sospetto che forse non era lui il colpevole. Forse il serial killer è ancora a piede libero, e adesso che il suo caso sta per diventare un film, vuole aggiungere una nuova vittima. Può essere che Stride si sia sbagliato?
Questo significa che oltre a indagare sulla scomparsa della ragazza del set e la morte dell'uomo in auto, Stride deve riaprire il suo vecchio caso, per portare a galla la verità, prima che muoia qualcun altro.
Appassionante e molto ben strutturato, Doppia Identità è un thriller con un'ottima storia, con personaggi con cui si entra subito in empatia, e dove più indagini si intrecciano tra di loro, regalando al lettore una lettura intrigante e coinvolgente. Un thriller che si fa fatica a lasciare andare. Una volta terminato, si ha la voglia di leggere una nuova indagine di Stride, e noi non vediamo l'ora che venga pubblicata.
_________________________________________________________L'AUTORE:
È tra i maggiori autori di thriller americani e i suoi romanzi sono pubblicati in quarantasei paesi. Ha esordito con Immoral (Piemme, 2006), che ha vinto il Macavity Award come migliore opera prima. Con Il veleno nel sangue (Piemme, 2013) ha vinto gli International Thriller Awards per il miglior romanzo dell'anno. Tra i suoi più recenti thriller Io sono tornato (Piemme, 2015) e La ragazza di pietra, preceduto dalla short story Polvere alla polvere (Piemme, 2014) - questi ultimi con protagonista il suo personaggio più amato, il detective Jonathan Stride. In Italia, Freeman è stato molto apprezzato da Giorgio Faletti. Vive in Minnesota con la moglie.
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