Cari amici,
in occasione dell'uscita in libreria del suo nuovo thriller SANGUE DEL MIO SANGUE, edito da Piemme, oggi è nostra ospite Roberta De Falco
1) Benvenuta su Il Giallista, Roberta!
Come è nata la sua passione per i libri e la scrittura?
Amo leggere da sempre, non ricordo un solo giorno, dai quindici anni in poi, in cui non abbia avuto un libro in mano. Mi sono laureata in letteratura moderna alla Statale di Milano e per molti anni ho scritto per il cinema e la televisione. L’approccio al genere poliziesco è arrivato tardi, quando pensavo di aver tirato i remi in barca. Poi un’amica mi ha detto: “Sei così brava a scrivere sceneggiature, perché non provi a scrivere un giallo?’ Dato che vivo gran parte della mia vita in campagna e il tempo passa lento, ci ho provato. Ho iniziato nel 2013 con ‘Nessuno è innocente’ e ora sono arrivata già al quinto libro. Ci ho preso gusto.
2) Come è nato il personaggio di Elettra Morin? Potrebbe presentarlo ai nostri lettori?
E’ nato già nei quattro libri precedenti della serie del Commissario Ettore Benussi della Mobile di Trieste, editi da Sperling&Kupfer. Elettra era una sua sottoposta, insieme al collega napoletano Valerio Gargiulo. Una giovane donna inquieta e diffidente, ambiziosa e decisa a farsi strada in un mondo maschilista come quello della polizia. Dopo anni di indagini come ispettore, decide di dare una svolta alla sua vita. Vince un concorso per diventare commissario e lascia Trieste, Benussi e
Gargiulo, per andare a guidare la postazione di Monfalcone. E la sua prima indagine sarà una vera sciarada, che coinvolgerà in modo inatteso anche la sua vita privata.
3) Quando finisce di scrivere un libro, a chi lo fa leggere per primo?
Alla mia agente, Vicki Satlow, e poi agli amici. La prima stesura di solito è piena di ‘buchi’ e i consigli degli amici sono preziosi.
4) Di chi è l'opinione che teme di più?
Dei lettori. Se il libro non piace, non c’è nulla che possa fare. Sono loro che fanno esistere i libri. Aspetto sempre con trepidazione le loro reazioni. Fino ad adesso, sono andate bene…
5) Ci sono autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria, con i loro libri?
Se parliamo di gialli, la voglia di scrivere mi è nata leggendo la serie di Wallander di Henning Mankell, in assoluto il mio maestro. Ma amo molto anche Conan Doyle, Agatha Christie, Stephen King. Se invece parliamo di letteratura vera e propria, il primo a rivelarmi un mondo che non conoscevo è stato Proust, letto a vent’anni, poi Cechov, Tolstoj, Manzoni, Thomas Mann. Sono infiniti i maestri che ho avuto e che mi hanno accompagnato nella vita.
6) Sta già lavorando a un nuovo romanzo? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Scaramanticamente no, aspetto di vedere l’accoglienza che avrà questo. Ci sono già tanti autori sul mercato e l’idea di mettermi a scrivere senza sapere se il mio lavoro troverà un po’ di apprezzamento e di interesse nei lettori non mi attira. Comunque ho già delle idee, naturalmente.
Grazie mille per la disponibilità, Roberta, e a presto!
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L'AUTRICE:
ROBERTA DE FALCO, pseudonimo di Roberta Mazzoni, è autrice e sceneggiatrice cinematografica. Ha pubblicato diversi thriller seguendo le indagini di Ettore Benussi, commissario della Mobile di Trieste: Nessuno è innocente, Bei tempi per gente cattiva, Il tempo non cancella, Non è colpa mia, tutti per Sperling & Kupfer. Elettra Morin, allieva di Benussi, è la protagonista di questo nuovo romanzo.
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