giovedì 3 aprile 2014
News: Nuove uscite di marzo 2014 Polillo editore
Cari amici,
annunciarvi le nuove uscite della Polillo editore è sempre un piacere!
Dal 27 marzo 2014, infatti, sono disponibili nelle libreri due nuovi numeri della prestigiosa e ricercata collana dedicata al giallo classico inglese "I Bassotti". Una collana che rappresenta un punto di riferimento per tutti gli amanti dei gialli della golden age, e che ci delizia con chicche a volte introvabili.
Buona lettura!
L’ASSASSINO SCRIVE DI NOTTE
Elizabeth Daly
“I bassotti” n. 145
Pagine: 272
Prezzo: € 15,40
ISBN: 978-88-8154-461-5
Traduzione di Marisa Castino Bado
Nelle librerie da giovedì 27 marzo 2014
IL LIBRO:
Strane cose stanno accadendo a Underhill, la villa di campagna non lontana da New York dove Florence Hutter si è da poco trasferita col marito. Oltre a intrattenersi con parenti e ospiti di ogni tipo, la padrona di casa è impegnata nella stesura di un romanzo d’amore, ma da un po’ di tempo qualcuno, di notte, si diverte a inserire nel suo dattiloscritto frasi macabre e minacciose. Forse è solo uno scherzo di cattivo gusto, ma secondo Florence, da poco iniziata alla scrittura automatica e all’uso di una planchette per comunicare con i defunti, potrebbe trattarsi dell’opera di qualche spirito. Dopo che il “fenomeno” si è ripetuto per due settimane, la donna decide di convocare il suo vecchio amico Henry Gamadge, il bibliofilo con l’hobby dell’in-vestigazione già protagonista di Morte al telefono (I bassotti n. 40), perché l’aiuti a venire a capo del mistero. Non appena giunge alla villa, questi si rende conto che la minaccia non proviene dall’aldilà, bensì da una persona in carne e ossa molto vicina alla famiglia Hutter… una persona che non tarderà ancora molto a passare all’azione. Scritto dall’autrice americana preferita da Agatha Christie, un mystery del 1943 che tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
L'AUTORE:
Elizabeth Daly (1879-1967) nacque a New York da una delle famiglie più in vista dell’alta borghesia americana dell’epoca. Dopo la laurea alla Columbia University, a partire dal 1904 insegnò per alcuni anni al Bryn Mawr College, che già aveva frequentato da studentessa. Il suo interesse principale fu il teatro, per il quale lavorò come autrice, produttrice e regista di compagnie amatoriali. Da sempre accanita lettrice di detective stories – uno dei suoi autori preferiti fu Wilkie Collins – intorno al 1930 cominciò a cimentarsi, inizialmente senza successo, nella stesura di gialli. Solo nel 1940, quando aveva già compiuto sessant’anni, diede alle stampe il suo primo romanzo, Unexpected Night (Notte d’angoscia), al quale fecero seguito altre quindici opere. Il personaggio principale, presente in tutte le sue storie, è Henry Gamadge, un raffinato bibliofilo con l’hobby delle investigazioni. Nel 1960, a poco meno di dieci anni dalla sua ultima fatica letteraria (The Book of the Crime, 1951), l’associazione dei Mystery Writers of America le assegnò il premio Edgar per l’insieme della sua produzione.
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SETTE PICCIONI SPORCHI DI SANGUE
Anthony Abbot
“I bassotti” n. 146
Pagine: 208
Prezzo: € 14,90
ISBN: 978-88-8154-462-2
Traduzione di Igor Longo
Nelle librerie da giovedì 27 marzo 2014
IL LIBRO:
Geraldine Foster è una ragazza seria, senza tanti grilli per la testa. Così, quando una sera non ritorna a casa dal lavoro, la sua coinquilina, Betty Canfield, pensa subito al peggio e si rivolge a Thatcher Colt, un vecchio amico dello zio, che è a capo della polizia di New York. Non molto convinto, questi inizia a indagare, ma deve abbandonare il suo scetticismo quando dal sopral-luogo nella stanza della ragazza emergono alcuni elementi misteriosi. Cosa ci fa una lettera strappata dal cui contenuto s’intuisce un ricatto? Perché l’inchiostro con il quale Geraldine l’ha scritta è diverso da quello che si trova nella penna? E poi, qual è il motivo dell’inaspettata quanto inspiegabile rottura del suo fidanzamento a pochi giorni dalle nozze? Potrebbe essere il dottor Humphrey Maskell, l’affascinante e chiacchierato medico presso il cui studio lei lavorava come segretaria. Infatti anche in quel luogo molte cose non tornano, come per esempio la presenza del cappotto e delle chiavi di Geraldine nonostante la sera della scom¬parsa avesse sicuramente lasciato lo studio. Ma c’è un altro fatto sconcertante che stavolta riguarda la casa in Peddler’s Road presa in affitto dal dottore: sulla soglia giacciono sette piccioni morti imbrattati di sangue… Un mystery elaborato ed eccitante uscito originariamente nel 1930.
L’AUTORE:
Anthony Abbot (1893-1952), pseudonimo di Charles Fulton Oursler, nacque a Baltimora, nel Maryland. Abbandonata la scuola in giovanissima età, svolse svariati mestieri – impiegato in uno studio legale, imballatore in un grande magazzino, prestigiatore nei night-club – prima di scoprire la vocazione per la scrittura. Dopo aver lavorato come reporter per il Baltimore American, nel 1918 si trasferì a New York dove, di lì a poco, venne assunto dalla McFadden Publications, una casa editrice di riviste popolari. Sotto lo pseudonimo di Anthony Abbot pubblicò otto gialli che risentono dell’influenza di S. S. Van Dine e del primo Ellery Queen. Nel romanzo d’esordio, About the Murder of Geraldine Foster (Sette piccioni sporchi di sangue) introdusse il personaggio ricorrente di Thatcher Colt. Nel 1949, quando ormai le sue storie poliziesche erano solo un ricordo, conquistò vasta fama con The Greatest Story Ever Told, il racconto della vita di Cristo, un bestseller da oltre due milioni di copie da cui nel 1965 venne tratto un kolossal cinematografico. Viaggiatore instancabile e uomo dai molteplici talenti, Oursler fu anche responsabile editoriale del Reader’s Digest, conduttore radiofonico, sceneggiatore, critico, ventriloquo, investigatore dell’occulto e agente sotto copertura per l’FBI. La sua autobiografia, Behold This Dreamer, uscì postuma nel 1964.
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