Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



sabato 10 marzo 2018

Recensione: FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti - Longanesi



FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti
- Longanesi -

Amici,
se cercate un thriller fuori dai soliti schemi, con una nota drammatica e un'ambientazione affascinante e suggestiva, vi consiglio la lettura di FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti, edito da Longanesi.
Fiori sopra l'inferno è sì un thriller, ma ha una forte storia di fondo. Una storia che lascia l'amaro in bocca, che fa riflettere.
Uno dei punti forti del romanzo, oltre la suggestiva ambientazione delle Dolomiti, è il personaggio principale: il commissario Teresa Battaglia.
Teresa è una donna sui sessant'anni che lavora in un ambiente dominato da uomini, e per far valere la propria presenza e autorità, deve imporsi con maniere forti.
Teresa è rude, scontrosa, sarcastica, e non ha peli sulla lingua. tersa è una provocatrice, ma in maniera costruttiva; cerca di far uscire il meglio delle persone. Ma anche lei nasconde un lato tenero, un parte di sé molto empatica, che riesce a immedesimarsi negli altri, soprattutto nei più deboli, nelle vittime.
Teresa è una cacciatrice, non molla la presa fin quando non ha scoperto la verità; costi quel che costi.
Possiede anche delle fragilità fisiche, il suo corpo le ricorda costantemente che sta invecchiando, e la sua memoria inizia a vacillare. lei non lo accetta, perché ricordare è un elemento fondamentale del suo lavoro. lei ricorda tutti i casi ai quali ha lavorato.
In poche parole, Teresa Battaglia è umana.
In questa sua prima avventura, Teresa si ritrova a indagare su una serie di misteriosi omicidi a Travenì, un piccole paese delle Dolomiti. Qualcuno si aggira per il piccolo paesino seminando il panico, e la foresta che lo circonda è un valido aiuto. L'assassino conosce il luogo come le sue tasche. Sa dove nascondersi, quali percorsi seguire e quando attaccare.
Trattandosi di una piccola comunità, la gente di Travenì è restia a parlare. Secondo la loro mentalità provinciale, che vedono i cittadini e i turisti come stranieri, con diffidenza, il colpevole non può essere uno di loro. Si conoscono tutti, e nessuno farebbe questo al proprio paese. Ma Teresa sa benissimo che nessuno è al di sopra di ogni sospetto, neppure nei piccoli paesini di montagna, dove la natura quasi incontaminata ne è quasi padrona.
Altro forte elemento del romanzo, infatti, è proprio la natura, il paesaggio, che l'assassino usa come uno strumento.
Se dovessimo trovare un punto debole, forse sarebbe quello delle descrizioni del paesaggio, che comunque non appesantiscono la lettura.
Scritto con uno stile narrativo fluido, il romanzo è un thriller originale, che cattura sin da subito. Un thriller che, arrivati al finale, sorprende, inquieta e allo stesso tempo intenerisce. Sì, perché la linea tra buoni e cattivi non è netta. Il cattivo non è sempre tale. Cosa ha spinto l'assassino a comportarsi in questo modo? Qual è il movente della sua rabbia? Teresa, infatti, non si ferma solo alle apparenze. Lei vuole capire, sentire, provare le emozioni che hanno spinto a tali gesti.
Terminato il romanzo, ci ricordiamo che il bene e il male non stanno sempre solo da una parte. E lo stesso vale per il giusto e sbagliato. 
Con un ritmo sempre crescente, "Fiori sopra l'inferno" è un thriller che vi consigliamo di leggere, per conoscere un'interessante nuova voce del panorama thriller italiano.

FIORI SOPRA L'INFERNO
Ilaria Tuti
Editore: Longanesi
Pag.:
Prezzo:
Uscita: 4 Gennaio 2018

L'AUTRICE:
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, tra montagne silenziose quasi quanto lei. Ha studiato economia, ma da sempre è appassionata di fotografia e pittura. Ha lavorato come illustratrice per una piccola casa editrice. Fiori sopra l'inferno conferma la finezza narrativa già riconosciuta con i premi “Gran Giallo Città di Cattolica 2014”, “Carabinieri in Giallo 7” e “Delitti in Giallo”.

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