Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



giovedì 7 gennaio 2021

Intervista a: Francesco Andrea Massari, autore di BETWEEN - GOOD AND EVIL

Cari amici, 
oggi, abbiamo il piacere di ospitare nel nostro blog Francesco Andrea Massari, autore del giallo BETWEEN GOOD AND EVIL.

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1) Benvenuto su Il Giallista, Francesco!
Cosa significa per lei scrivere?
Scrivere, per me, è come giocare a fare Dio. Senza addentrarsi nella blasfemia, ma credo che il potere nelle mani di uno scrittore sia quello
della creazione, dell'interpretazione e della distruzione. Dare vita a dei personaggi, alle loro storie personali, immergerli in un'ambientazione - sia essa fantastica o reale - è esaltante e frustrante allo stesso tempo, perché mi sento sempre in obbligo di dar loro una forma completa. Una sorta di progenie che cerchi di far arrivare sana e salva alla maggiore età, e della quale porterai sempre qualcosa nel cuore.
 
2) Che generi letterari predilige?
Ogni genere letterario mi affascina. Dai grandi classici ai narratori contemporanei, credo un buon libro sia sempre un buon libro, indipendentemente dal genere. Per quanto riguarda la scrittura, il fantasy è forse quello che si accosta meglio al mio modo di concepire una storia. Mi piace inserire un qualcosa di fantastico e non convenzionale, cercando di creare divertimento, sorpresa e perché no, anche disagio nel lettore.

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria? 
Indubbiamente il genio di Douglas Adams. La sua Guida Galattica per Autostoppisti è una sorta di vangelo per me. Ciononostante, trovo quasi impossibile replicare il suo stile demenziale ma tremendamente accurato. Altri autori che hanno sicuramente cambiato il mio modo di scrivere sono Terry Pratchett e Daniel Pennac. La loro ironia è ancora oggi un punto di riferimento per me.

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
L'ispirazione viene da qualunque cosa. Per l'ultimo romanzo, "Between good and evil", sono stato influenzato da una canzone. Poi ovviamente inserisco sempre elementi reali. Tant'è vero che dopo essere caduto in depressione ho deciso di cambiare e ampliare la trama, trasformando il viaggio di Scotty, il protagonista, in una sorta di metafora di cosa per me sia la depressione. 

5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Era il secondo anno all'accademia del fumetto di Brescia, e stavo lavorando sul mio primo progetto personale, Lejia. Man mano che il primo capitolo prendeva corpo, tuttavia, mi sono reso conto che sarebbe stato impossibile disegnare tutto con le mie mani. Così, ho provato a trasformarlo in una sceneggiatura ed infine in un romanzo.

6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione? 
Sto lavorando al seguito di Between good and evil e ad un paio di progetti per il cinema e la televisione. Il covid purtroppo ha rallentato ogni cosa, ma confido che questi progetti vedano la luce presto.
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L'AUTORE:
Francesco Andrea Massari, nato alla fine di Ottobre di trentuno anni fa, ha sempre avuto una fortissima passione per la letteratura, tanto da imparare prima a leggere che parlare fluentemente – o almeno, così narra la leggenda.
Diplomato in un istituto tecnico di grafica pubblicitaria, ha conseguito anche un attestato come illustratore e fumettista presso la Scuola Comics. Proprio durante gli anni dell'accademia, ha scelto di puntare sulle parole più che il disegno, dando alla luce il suo primo progetto editoriale: Lejia, edito da Tafa Edizioni. Una storia fantasy ispirata fortemente alla saga videoludica Final Fantasy. In seguito, influenzato da diversi scrittori anglosassoni dalla verve umoristica, si è concentrato sul genere urban fantasy. Di quel periodo cita solamente un racconto, “Lacrime Rubino”, ambientato nella piccola cittadina di Killorglin, nel cuore dell'Irlanda. Il progetto che considera fondamentale nella sua piccola esperienza come scrittore, tuttavia, è senza ombra di dubbio “Between Good and Evil”. Un lungo percorso durato ben cinque anni di gestazione e fatto di continue riscritture e studio intensivo, dato l'argomento “spirituale” ed ambientato in più parti del mondo (oltre che all'Inferno e in Paradiso...).
Durante la stesura del romanzo, ha vissuto due forti crisi personali, scoprendo di soffrire di bipolarismo. Nulla di invalidante, benché questo fatto abbia modificato drasticamente non solo il suo approccio alla stesura del romanzo, ma la trama in generale. L'epopea di Scotty, come mi piace definirla, non è solo un racconto fantastico, ironico e a tratti orrorifico: è un vero e proprio viaggio interiore nell'animo umano; una metafora – se vogliamo – di ciò che per l'autore è stato l'incontro con la depressione e l'oscurità. All'autore piace pensare a Between Good and Evil come ad un romanzo di formazione, non solo del protagonista, ma anche suo e perché no, dei lettori.

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