Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



giovedì 15 dicembre 2016

Intervista: Roberto Disma, autore di COLOSIMO'S CAFÈ


Cari amici,
oggi, è ospite del nostro blog lo scrittore Roberto Disma, autore di COLOSIMO'S CAFÈ.

1) Benvenuto su IL GIALLISTA, Roberto!
Cosa significa per lei scrivere? 
Come ogni altra forma d'arte, scrivere significa esprimere e divulgare un'emozione. La scrittura è senza dubbio l'arte più esplicita per esprimersi, attraverso la narrazione. La stesura può essere paragonata ad un viaggio dalla fantasia alla realtà, in tante storie che mutano costantemente e si uniscono, sino a costituire una nuova storia di cui l'autore è il primo testimone. Per questo motivo, per me, scrivere significa essere il primo ad apprendere una nuova storia. 

2) Che generi letterari predilige?
Prediligo il romanzo d'inchiesta e le biografie; insomma, tutto quello che racconta la verità nella sua autenticità. Nella narrativa spiccano il genere storico e il noir, nella saggistica la filosofia. Infine, lavorando nell'ambito del teatro, un posto d'onore è riservato ai romanzi psicologici e ai testi teatrali.

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Difficile citarli tutti. Nel campo della narrativa straniera la schiettezza di Ernest Hemingway e di Raymond Chandler, la denuncia di George Orwell, l'estrema cura di Victor Hugo e l'ironia di Miguel de Cervantes. Allo stesso modo, nella narrativa italiana non posso fare a meno di citare Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Luigi Capuana, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri; per la saggistica e la Storia Santi Correnti. Lavorando nel teatro, inevitabilmente la passione per la letteratura incrocia quella del palcoscenico, così tra i miei autori principali spiccano Eduardo De Filippo, Giorgio Gaber, Nino Martoglio, Edmond Rostand, Henrik Ibsen, Bertolt Brecht, Giobbe Covatta, Ascanio Celestini.

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri? 
Scrivendo principalmente romanzi storici, solitamente traggo ispirazione da aneddoti poco conosciuti della microstoria. Da questi avvio le ricerche e solo dopo un'accurata raccolta di fonti analizzo tutte le circostanze note, la macrostoria; poi inizio a fantasticare sulle lacune microstoriche, su cui traccio la trama. Il lavoro è simile a quello dell'attore di teatro: anche lui, per entrare nel personaggio, deve svolgere un'approfondita analisi di tutte le circostanze, per poi fantasticare al fine di strutturarlo al meglio. Dalla miscela tra il reale e il probabile nasce una buona storia, secondo me. Spesso, tra l'altro, ciò che si deduce non è che la verità. 

5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo? 
Il mio primo romanzo, ancora nel cassetto, l'ho scritto a quattordici anni; anch'esso frutto di ricerche e fantasia dopo aver appreso un fatto storico poco noto. Dopo un secondo romanzo storico, scritto a sedici anni, a diciannove anni mi balenò l'idea di una satira letteraria, che scrissi in tre mesi, spinto dal desiderio di denunciare e canzonare diverse realtà drammatiche e attuali della nostra società: è il "Fabito di Sicilia", pubblicato nel 2013. Nel 2015, invece, pubblicai il romanzo storico che scrissi a sedici anni, "Il diario di Claudio".

6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione? 
Per il momento ho nel cassetto almeno tre romanzi pronti, sei romanzi da completare e una trentina di bozze. Il prossimo romanzo, così come il "Colosimo's Café", sarà un romanzo storico ambientato nel Novecento, ma stavolta lo scenario sarà prevalentemente europeo.

L'AUTORE:
Roberto Disma è un "attore, autore, strimpellautore e provocatore affermato" di Siracusa. In ambito teatrale lavora con diverse compagnie in qualità di attore e autore di testi teatrali, principalmente in Sicilia e nel Lazio. Nel 2015 è stato l'unico attore esterno a partecipare allo spettacolo teatrale realizzato in occasione del cinquantennale dell'Istituto Cine Tv "Roberto Rossellini" di Roma. Nella sua esperienza non mancano partecipazioni e realizzazioni di cortometraggi. Dopo alcuni articoli per riviste locali siracusane e la menzione per l'edizione 2011 del concorso letterario "Franca Maria Gianni", nel 2013 pubblica il romanzo satirico "Fabito di Sicilia", nel 2015 il romanzo storico "Il diario di Claudio" e nel 2016 il romanzo storico "Colosimo's Café", edito dalla MnM Edizioni. Chitarrista autodidatta, nel 2014 si presta come paroliere per diversi gruppi musicali siciliani e nel 2015 pubblica i suoi primi tre album di cantautorato italiano e folk siciliano. Nel 2016 ha raggiunto la Finale Nazionale al Tour Music Fest, categoria Autori.

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