TUTTO INIZIO' CON UN CALICE SPEZZATO non è soltanto il titolo del giallo di Selwyn Jepson, edito da Polillo editore, I Bassotti n. 113, ma è anche l'inizio di una serie di efferati delitti. Il romanzo di Jepson, infatti, inizia con il racconto di una cena a Manor House, dove l'ingresso di un proiettile passa attraverso lo stelo di un bicchiere di cristallo, spezzandolo in due.
Si tratta di un attentato alla vita del padrone di casa, Mr John Arden!
Il romanzo, del 1931, è la lettura del diario di John Arden dopo la sua morte, entrato in possesso del criminologo, poi ispettore investigativo del Dipartimento Indagini Criminali, Mr George Jupp. Questo giallo si legge molto velocemente e lo stile narrativo coinvolge pienamente il lettore nel processo investigativo.
Nonostante si tratti di un giallo classico, non abbiamo la figura dell'investigatore dilettante, ma quella del criminologo, che studia minuziosamente la natura umana.
Tra i personaggi, tutti ospiti della cena dove tutto iniziò con un calice spezzato, abbiamo: lo spietato finanziere Hamish Page, il reverendo Lionel Lake dalla condotta discutibile, la scrittrice Katherine Codrington, lo scontroso professor Gilbert Skinner (sempre dedito al suo lavoro di ricerca) e la sua giovane e scapestrata figlia Anita.
Tutti ospiti della cena fatale, saranno anche le vittime di uno spietato assassino, nessuno escluso.
Uno ad uno, gli invitati incontreranno la morte nel giro di qualche giorno.
Come in un giallo che si rispetti, il libro appare sin dall'inizio intrigante e curioso. Leggere che tutti i personaggi, presenti ad una stessa cena, muoiomo, stuzzica l'immaginazione del lettore e, soprattutto, la fantasia del giallista!
Si mette in moto un meccanismo che spinge ad andare avanti nella lettura.
Il finale rappresenta un ottimo colpo di scena, ed è anche il punto forte di questo mistery, ma gli amanti del giallo non potranno fare a meno di riconoscere il finale di un altro giallo, molto famoso. Non vi anticipiamo di quale altro romanzo si tratti per non rovinarvi la sorpresa, ma gli appassinati del genere non tarderanno a riconoscerlo. Nonostante questo, Tutto iniziò con un calice spezzato di Selwyn Jepson è una lettura piacevole e gradita, consigliata sicuramente!
Per chi, invece, non ha alle spalle una libreria stracolma di romanzi gialli (divorati), questo mistery sarà sicuramente una lettura entusiasmante, dal finale sorprendente!
Ringraziamo sempre la Polillo Editore per il loro impegno nel portare in Italia capolavori del mistery, spesso sconosciuti.
L’autore:
Selwyn Jepson (1899-1989) nacque a Londra da Edgar Alfred Jepson, affermato romanziere, e Frieda Holmes, figlia del musicista Henry Holmes. Dopo gli studi presso la St. Paul’s School di Londra e la Sorbona, verso la fine della prima guerra mondiale il giovanissimo Selwyn servì nel Middlesex Regiment e nei Tank Corps. L’esordio nella narrativa gialla avvenne nel 1922 con The Qualified Adventurer. Nel ventennio successivo pubblicò numerosi mystery, di cui I Met Murder (1930, Tutto iniziò con un calice spezzato) è uno dei più riusciti, e oltre 150 racconti per riviste inglesi e americane. Negli anni Trenta scrisse anche diverse sceneggiature originali e adattamenti per il cinema britannico tra cui la versione cinematografica realizzata nel 1936 di The Scarab Murder Case (1930, La dea della vendetta) di S. S. Van Dine. Jepson, che nel 1940 aveva dato alle stampe l’acclamato Keep Murder Quiet, nel dopoguerra proseguì l’attività letteraria pubblicando, oltre a mystery senza personaggio fisso, una mezza dozzina di romanzi con protagonista l’investigatrice dilettante Eve Gill, che resta la sua creazione più famosa ed è l’eroina del film di Alfred Hitchcock Paura in palcoscenico (1950), tratto da Man Running (1948). Negli anni Cinquanta Jepson scrisse ancora qualche sceneggiatura cinema¬tografica e in seguito radiodrammi e sceneggiati televisivi.
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