Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



sabato 31 ottobre 2020

Recensione: LA MORTE È IL MIO MESTIERE di Michael Connelly - Piemme

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È indubbio: Michael Connelly è un re del thriller! I suoi romanzi sono una garanzia, fa sempre centro. E lo ha fatto anche con LA MORTE È IL MIO MESTIERE, edito da Piemme.
Il suo nuovo thriller che vede il ritorno di Jack McEvoy, già protagonista de Il poeta e L'uomo di paglia.
Come sempre, anche in questo romanzo Connelly rapisce l'attenzione del lettore e la tiene prigioniera tra le pagine del libro fino alla fine, proprio come fosse la vittima di un suo personaggio.
I protagonisti sono reali, vivi, possiamo quasi sentire e provare le loro emozioni.
Connelly è un narratore talmente navigato e bravo da guidare il lettore in un'indagine mozzafiato e intricata con semplicità. Il suo stile narrativo non ha pause, la lettura scorre veloce e fluida.
McEvoy è un giornalista che scrive articoli per un sito che si occupa di tutelare il consumatore. Ma Jack in passato è stato un giornalista di cronaca nera. È quella la sua vocazione. Ha scritto di serial killer e con i suoi articoli e indagini ha contribuito anche alla loro cattura.
Adesso sembra che abbia cambiato genere, ma dentro di sé la morte è il suo mestiere.
Jack è molto intuitivo, emotivo, impulsivo e a tratti avventato, ma è acuto e sa ben interpretare gli indizi. 
La sua vita sembra trascorrere normalmente, quando la morte bussa nuovamente alla sua porta. Una donna con la quale è uscito circa un anno prima è morta, e lui è uno dei principali sospettati. A questo punto Jack sarà costretto a indagare, ma non soltanto per dimostrare la sua innocenza, ma anche perché sente di nuovo l'adrenalina dell'avventura, del pericolo.
Lui sa che è portato per la cronaca nera, e intuisce subito che dietro quella morte sospetta c'è dell'altro. Iniziando a scavare, infatti, scoprirà che ci sono altre morti simili in tutto il Paese. C'è qualcuno che selezione delle donne in base al loro DNA e le uccide. Questo significa che l'assassino conosce molto bene le sue vittime. Si tratta di un serial killer scaltro e molto intelligente. Un serial killer spietato, che non lascia tracce.
Ad aiutare Jack nelle indagini ci sarà l'ex agente dell'FBI Rachel Walling, con la quale ha avuto una relazione. Anche Rachel non si occupa più di crimini, ma questa nuova indagine riaccende il suo interesse, la sua passione per le indagini.
Catturare questo insolito serial killer sarà una vera e propria corsa contro il tempo, perché appena scelte, le sue vittime non hanno scampo. Jack deve riuscire a scovarlo prima che commetta altri omicidi, ma l'impresa sarà ardua. Chi fornisce questi profili genetici al killer? Da dove provengono?
Connelly affronta una tematica molto attuale, che riguarda un futuro non molto lontano: quella della diffusione dei dati genetici. Dati genetici che vengono affidati per ricerche, ma che poi entrano a far parte di database. E se questi database arrivassero nelle mani sbagliate? Cosa succederebbe?
Quello proposta da Connelly è uno degli scenari possibili.
Tra i meandri del dark web e rocamboleschi inseguimenti, Connelly ci delizia con un thriller appassionante, dove tutti gli ingredienti principali sono dosati sapientemente. C'è adrenalina, suspense, tensione, azione. Connelly sa come conquistare i lettori, e lo fa abilmente. La morte è il mio mestiere è un poliziesco che sicuramente soddisferà tutti gli amanti del genere, e non solo.
Non vediamo già l'ora di leggere la nuova avventura di Jack McEvoy!
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L'AUTORE:
E' una delle più grandi star della narrativa americana, Michael Connelly raggiunge il primo posto in classifica con ogni suo nuovo romanzo. I lettori italiani lo hanno accolto con entusiasmo fin dal primo libro pubblicato, Debito di sangue da cui è stato tratto un film diretto e interpretato da Clint Eastwood. I lettori hanno poi imparato a conoscere il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di molti suoi thriller, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. In anni più recenti, Connelly ha ideato un nuovo riuscitissimo protagonista, Mickey Haller, che svolge la sua attività dal sedile posteriore di una Lincoln, oltre che in tribunale, e che, nella riduzione cinematografica di The Lincoln Lawyer, ha il volto noto di Matthew McConaughey. Connelly è stato spesso in Italia, tra le presenze eccellenti di numerosi festival: il Festivaletteratura a Mantova, il Noir in Festival a Courmayeur, dove gli è stato conferito il Raymond Chandler Award, e il Festival Internazionale delle Letterature a Roma.
Nel 2016 è stata trasmessa in Italia la serie televisiva Bosch, di cui Connelly ha curato la sceneggiatura. Tra i suoi ultimi romanzi pubblicati in Italia da PiemmeLa strategia di Bosch, Il passaggioIl dio della colpaIl passaggio segna il ventesimo "compleanno" di Harry Bosch.

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