mercoledì 19 ottobre 2016
Intervista a Paolo Lanzotti, autore de LA VOCE DELLE OMBRE - I Gialli Mondadori n.3148
Cari amici,
oggi, è ospite del nostro blog Paolo Lanzotti, autore del giallo LA VOCE DELLE OMBRE, edito nella collana I Gialli Mondadori n.3148.
Una copia cartacea de LA VOCE DELLE OMBRE è in palio con un giveaway su "Il Giallista", a questo link.
Qui, la scheda del libro.
1) Gentile Paolo, benvenuto a IL GIALLISTA. Entrando nel vivo dell'intervista, cosa significa per lei scrivere?
Domanda impegnativa, alla quale potrei rispondere in molti modi. Ne scelgo uno. Significa, sicuramente, assaporare il piacere della creatività. Quando si scrive si costruisce un mondo, si dà vita a persone che non esistono, s’intrecciano storie che, altrimenti, non vedrebbero la luce. Insomma, si è come piccoli maghi alle prese con un incantesimo. Magari, poi, il mondo che abbiamo costruito non riesce bene o non ha fortuna. In ogni caso, è un mondo che ci è costato tempo, fatica, ansie e aspettative, ma il piacere d’averlo plasmato, pezzo per pezzo, rimane. E, a mio avviso, è un piacere impagabile.
2) Che generi letterari predilige?
Da lettore onnivoro quale sono, non ho mai fatto distinzioni fra generi e ho sempre preferito leggere ciò che mi attirava, senza pregiudiziali. Ovviamente, questo non significa che io non abbia i miei gusti. Significa solo che, potendo, leggerei di tutto. Ma devo tenere conto del tempo. Non basterebbe la vita, a leggere ciò che viene pubblicato. Sono costretto a fare delle scelte. Inoltre, da scrittore, ho sempre bisogno di confrontarmi con la “concorrenza”. In conclusione, per le mie letture, finisco col prediligere il genere di cui mi sto occupando in quel momento. Attualmente, leggo soprattutto gialli d’ambientazione storica. Che, comunque, al di là degli interessi “professionali”, sono tra i romanzi che leggo più volentieri.
3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
È una domanda alla quale è sempre difficile rispondere. A volte l’influenza che ha su di noi un autore, o anche un singolo romanzo, rimane nascosta e noi stessi non ne siamo consapevoli. Se mi spingo con la memoria ai tempi delle mie prime scoperte letterarie, da adolescente e da ragazzo, le figure che emergono sono sicuramente quelle dei grandi classici dell’avventura. Parlo di Melville, di Conrad, di Stevenson, di London, ma anche di Verne e, perché no, di Salgari. Oggi, autori del genere sono considerati da molti obsoleti. Conosco diversi giovani che non li hanno mai sentiti nominare e che inorridiscono, quando si dice loro che sono autori di secoli passati. A mio avviso è un peccato. Ma ogni epoca ha i suoi cantori ed è giusto così. L’importante è che si continui a leggere. Fatta salva la qualità, ovviamente.
4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Come ogni scrittore, credo, l’ispirazione mi viene da qualsiasi cosa. Un altro libro. Un film. Una conversazione fra amici. Un’osservazione udita per caso. O, magari, solo un pensiero vagante, improvviso e apparentemente immotivato, che mi raggiunge mentre sto per addormentarmi e mi costrinse e scendere precipitosamente dal letto per prendere qualche appunto. Non c’è limite alla follia di chi scrive. A questo punto, però, credo sia doveroso aggiungere che l’ispirazione è solo il primo mattoncino di una casa tutta da costruire. Di per sé conta poco. Quando arriva, bisogna essere pronti a lavorarci intorno a lungo, pazientemente, con impegno. E, magari, anche a gettarla via senza rimpianti, se è meglio così.
5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Ecco una domanda alla quale sento di poter rispondere con relativa facilità. Ho scritto il mio primo romanzo perché qualcosa, dentro di me, pretendeva che lo facessi e mi ossessionava, spingendomi a cominciare. Risposta nebulosa? Retorica? Evasiva? Esoterica? Forse, ma è così. Ho cominciato a scrivere perché dovevo. Perché non potevo farne a meno. Perché sentivo che, altrimenti, mi sarebbe mancato qualcosa per sempre. Tutto qua.
6) Può darci qualche anticipazione sul suo prossimo romanzo?
Attualmente sto scrivendo il seguito di “La voce delle Ombre”, sperando, ovviamente, che il primo abbia un riscontro di pubblico adeguato e che gli Dei dell’editoria non decidano d’averne abbastanza di me. Però, in realtà, prima di questo appariranno altri due romanzi, per i quali ho già sottoscritto i relativi contratti: un fantasy per ragazzi-adulti, intitolato “Il Libro di Libri”, che verrà pubblicato da Armando Curcio Editore, e un apocrifo di Sherlock Holmes, che apparirà nella collana Il Giallo Mondadori – Sherlock e che dovrebbe intitolarsi “La verità è un’ombra, Watson”. Ma quest’ultimo titolo è solo provvisorio e non so se verrà mantenuto.
L'AUTORE:
Nato a Venezia. Laureato in filosofia. Insegnante. Da sempre lettore onnivoro, con predilezione per la divulgazione storica e quella scientifica. Ama la musica classica e il teatro. Dopo aver pubblicato in gioventù tre volumetti di poesie, inizia un'esperienza da pubblicista durata alcuni anni. Si dedica quindi in pianta stabile alla narrativa. I suoi esordi sono legati alla fantascienza, nel cui ambito pubblica numerosi racconti in riviste come Bit, Delos, Space Opera, Oltre…, Nova sf e Futuro Europa. Al primo periodo risale anche un romanzo fantasy, "I tempi del Domani", edito da Perseo Libri. Nel 1997 vince il premio "Città di Verbania - Il Battello a Vapore" con "Le parole magiche di Kengi il Pensieroso", edito da PIEMME e successivamente pubblicato in Spagna da SM. Sempre per PIEMME, pubblica nel 2004 il suo primo giallo storico, "Il segreto dello scriba", anche questo pubblicato poi in Spagna da ViaMagna. Nel 2010 vince il premio “Odissea” con “Il segreto di Kregg”, pubblicato da Delos Books. Il suo romanzo “Il selciato dell’inferno” risulta finalista al premio “Urania-Mondadori” nel 2012 e vince successivamente la X edizione del premio “Ioscrivo- Il Giallista”, 2016. Sempre nel 2016 si aggiudica il premio "Alberto Tedeschi - Il Giallo Mondadori”, con "La voce delle ombre": romanzo storico ambientato a Venezia, negli ultimi giorni della rivoluzione del 1848-49, pubblicato da Il Giallo Mondadori, e di cui è prevista una riedizione negli Oscar per il 2017. Ancora nel 2017 è in programma la pubblicazione di un fantasy per giovani-adulti, “Il Libro di Libri”, presso Armando Curcio Editore, e l’uscita di un apocrifo di Sherlock Holmes, “La verità è un’ombra, Watson”, per la collana Il Giallo Mondadori-Sherlock.
* I libri in palio sono messi a disposizione dall’autore in forma di omaggio secondo la normativa prevista dal dpr 633 del 1972 che regolamenta i concorsi.
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