Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



mercoledì 19 novembre 2014

Recensione: I QUATTRO GIUSTI di Edgar Wallace - Polillo editore


È un dato di fatto: la Polillo editore non sbaglia un colpo, e la sua collana "I Bassotti" è una fonte strepitosa di gialli classici.
Tra gli ultimi titoli, infatti, vanta I QUATTRO GIUSTI, il primo romanzo del celebre romanziere Edgar Wallace, uno dei più rinomati giallisti della Golden Age.
Questo romanzo fu autopubblicato dall'autore nel 1905, aprendo una propria casa editrice. Si tratta di un romanzo breve, che si legge tutto in un fiato, che decretò il successo di Wallace. L'opera, infatti, riscosse un ottimo consenso di pubblico, anche grazie alle ottime capacità imprenditoriali dell'autore, che lo promosse tramite dei giochi a premi.
I QUATTRO GIUSTI, non è il solito giallo, non dobbiamo indagare per conoscere l'identità dei colpevoli - che è subito rivelata - ciò che ci viene tenuto nascosto da Wallance, invece, è il modus operandi. Non sappiamo come sarà commesso l'omicidio, con quali modalità, e qui si rivelerà tutto il genio di dell'autore, che siamo abituati a riconoscere nelle sue trame complicate, soprattutto nei delitti delle camere chiuse, come in questo caso.
"I quattro giusti", come vengono chiamati dall'opinione pubblica e dai giornali, è una banda formata da quattro insospettabili personaggi dell'alta società che, in incognito, si trasformano in giustizieri. Agiscono dove la legge fallisce, punendo - con l'omicidio - quegli individui che sono riusciti a farla franca.
Questa volta nel loro mirino c'è il Ministro degli esteri britannico Sir Philip Ramon, che ha presentato in parlamento una legge sull'estradizione. I quattro giusti non sono favoreli all'approvazione e iniziano a mandare messaggi di avverimento al ministro, intimandogli di ritirare la proposta di legge, altrimenti pagherà con la propria vita.
Resa pubblica la notizia, si scatena il panico, e il ministro viene messo sotto la protezione di Scotland Yard. Riusciranno le forze dell'ordine a salvarlo dalla mano dei quattro misteriosi giustizieri? Dotato di un ritmo crescente, intrigante e raffinato, questo romanzo è una chicca del genere. Una lettura piacevole e coinvolgente che allieterà i palati esigenti degli appassionati di gialli classici, dove l'eleganza, l'alta società e gli intrighi sono gli ingredienti principali.
Consigliato!

Edgar Wallace
I QUATTRO GIUSTI
“I bassotti” n. 153
Pagine: 176
Prezzo: € 14,40
ISBN: 978-88-8154-471-4
Traduzione di Giovanni Viganò

L’AUTORE:
Edgar Wallace (1875-1932), passato alla storia come “the King of Thrillers”, fu il primo scrittore a raggiungere lo status di vera e propria star. Nato a Greenwich, in Inghilterra, figlio illegittimo di attori, venne adottato da una famiglia di pescivendoli e crebbe con il nome di Dick Freeman finché all’età di 11 anni scoprì le sue vere origini. Dopo aver svolto svariati mestieri, a 18 anni si arruolò nel Royal West Kent Regiment per poi passare nei Corpi Medici. Corrispondente dal Sud Africa per la Reuters e per vari giornali inglesi e sudafricani, rientrò in patria nel 1900 e qualche anno dopo debuttò nella narrativa con I quattro giusti (The Four Just Men). In meno di trent’anni scrisse oltre 170 libri, di cui più della metà di genere poliziesco, una ventina di drammi e centinaia di racconti e articoli. Popolarissimo fra i lettori – si dice che tra il 1920 e il 1930 su ogni quattro libri letti in Inghilterra uno fosse di Wallace – negli ultimi dieci anni di vita arrivò a guadagnare oltre 250.000 dollari l’anno, anche grazie agli innumerevoli film tratti dalle sue storie. Amante del lusso, del gioco e della vita sregolata, morì a soli 56 anni a Hollywood, mentre era al lavoro sulla sceneggiatura di King Kong, lasciando in eredità una montagna di debiti.

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