Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



martedì 1 febbraio 2011

Nuovi "Bassotti" in libreria

La Polillo editore inaugura il nuovo anno con due uscite da non perdere:

L'ALIBI DI SCOTLAND YARD di Don Betteridge
UNA PAROLA DI OTTO LETTERE di Herbert Adams

In libreria dal 27 gennaio 2011,
Buona lettura!


Don Betteridge
L’ALIBI DI SCOTLAND YARD

“I bassotti” n. 92
Pagine: 288
Prezzo: € 13,90
ISBN: 978-88-8154-373-1
Traduzione di Dario Pratesi
Nelle librerie da giovedì 27 gennaio 2011


Il libro
«Subito dopo aver ucciso Monckham, andai direttamente a Scotland Yard. Mi sembrava il posto migliore per crearmi un alibi». Inizia così, in questo modo stupefacente e intrigante, questo romanzo scritto originariamente nel 1938 e finora inedito in Italia. Ma nonostante l’apparenza il lettore non saprà fino alla fine – in realtà fino all’ultima riga del libro – chi è il colpevole, sebbene quest’ultimo ci racconti in prima persona i suoi movimenti. Monckham, la vittima, era un ricattatore che aveva estorto denaro a numerose persone. Dunque sono in molti quelli che avevano un movente e che hanno tratto vantaggio dalla sua morte. Ma chi fra loro è il narratore assassino? Un assassino che, anche se attentissimo a non tradirsi, è però estremamente fair nei confronti delle altre persone coinvolte al punto da intervenire con opportune anonime indicazioni agli inquirenti per dimostrare come il presunto colpevole di turno non possa aver commesso il crimine. Un libro assolutamente anomalo nel suo genere, una sfida al lettore che non potrà fare a meno di cercare di superare in astuzia l’autore e scoprire il colpevole prima che gli venga svelato.

L’autore
Don Betteridge (1897-1968), al secolo Bernard Charles Newman, nacque a Ibstock, nel Leicestershire. Durante la Prima Guerra Mondiale lavorò nei servizi segreti inglesi che lasciò, alla fine del conflitto, con il grado di capitano. Autore assai prolifico, spaziò in diversi ambiti letterari, dai libri per ragazzi, a quelli di viaggio, dalle spy stories alle detective novels, dai saggi alla fantascienza. Il suo primo romanzo, The Cavalry Went Through (1930), gli diede immediata fama, in seguito accresciuta dalla pubblicazione di Spy (1935), un’opera di successo internazionale. Con lo pseudonimo di Don Betteridge, Newman firmò alcuni mystery, il più famoso dei quali è L’alibi di Scotland Yard (Scotland Yard Alibi).


Herbert Adams
UNA PAROLA DI OTTO LETTERE

“I bassotti” n. 94
Pagine: 256
Prezzo: € 13,90
ISBN: 978-88-8154-371-7
Traduzione di Marisa Castino Bado
Nelle librerie da giovedì 27 gennaio 2011

Il libro
Durante una crociera, il giovane medico Bruce Dickson incontra la deliziosa Ella Chilcott. Con grande stupore scopre che la ragazza è la nipote di Bartholomew Blount, un ricco proprietario terriero che vive in una zona dell’Inghilterra nella quale Bruce si appresta a prendere servizio come assistente del medico condotto. La crociera termina e i due giovani non si vedono più, ma alcuni mesi più tardi il destino li fa di nuovo incontrare. Dopo un ricevimento in famiglia per festeggiare il suo settantesimo compleanno, Bartholomew Blount decide di fare – come d’abitudine – una cavalcata, che purtroppo si rivela fatale: disarcionato all’improvviso, batte la testa e muore. Bruce, convocato insieme al vecchio medico del posto, non è però convinto che si tratti di un semplice incidente e, superando le resistenze dei familiari che desidererebbero che la triste vicenda fosse chiusa al più presto, decide di fare alcune analisi supplementari. Il risultato è esattamente quello che si aspettava: il vecchio Bartholomew non è morto a causa della caduta, ma per aver ingerito del veleno. Ma com’è possibile? Tutti i presenti alla festa di compleanno hanno bevuto e mangiato le stesse cose della vittima e nessuno ha accusato il più lieve malore. Eppure… Finora inedito in Italia, questo ingegnoso romanzo uscì nel 1936.

L’autore
Herbert Adams (1874-1958), londinese, esordì nella narrativa nel 1899 con il romanzo A Virtue of Necessity, ma lo scarso successo lo indusse ad abbandonare la scrittura per occuparsi d’altro. Ormai prossimo ai cinquant’anni decise di riprovare cimentandosi, questa volta, nella stesura di un mystery, The Secret of Bogey House (1924). L’esito fu molto migliore e da allora Adams si dedicò a tempo pieno al giallo. In tutto scrisse una cinquantina di romanzi, dapprima utilizzando il personaggio di Jimmie Haswell, un avvocato di Londra, poi, a partire dal 1936, quello di Roger Bennion, un eccellente golfista e investigatore dilettante che apparve in 27 storie. Tuttavia, nessuno dei due compare in Una parola di otto lettere (A Word of Six Letters – nell’edizione americana Murder Without Risk!). La prosa di Adams è stata particolarmente apprezzata dalla critica per la sua freschezza e leggerezza. Negli anni Trenta, il suo periodo più fecondo, Adams scrisse anche due romanzi d’amore (Queen’s Mate, 1931, e Lady So Innocent, 1932), nonché due mystery usando lo pseudonimo di Jonathan Gray.

Nessun commento:

Posta un commento