giovedì 16 ottobre 2014
News: Oggi in libreria le novità POLILLO editore di ottobre 2014
Amici del giallo,
oggi tenetevi liberi, perché in libreria arrivano le novità Polillo editore di ottobre. Ben tre titoli, tra cui il tanto atteso "Bassotto" n.135 - IN UNA SERA DI PIOGGIA di Mary Fitt, e I QUATTRO GIUSTI, il romanzo d'esordio di Edgar Wallace.
Da non perdere!
Mary Fitt
IN UNA SERA DI PIOGGIA
“I bassotti” n. 135
Pagine: 240
Prezzo: € 15,40
ISBN: 978-88-8154-447-9
Traduzione di Leslie Calise
Nelle librerie da giovedì 16 ottobre 2014
IL LIBRO:
Jake Seaborne, uno studente di medicina in vacanza, sta girando in auto per la campagna inglese quando viene sorpreso da un violento temporale e rimane in panne. Proseguendo a piedi per un sentiero, raggiunge un grande cancello aperto i cui pilastri sono sormontati da curiose statue di animali. L’imponente dimora che sorge alla sue spalle ha l’aria semidisabitata e vagamente sinistra, ma il giovane, ansioso di trovare riparo, decide di chiedere ospitalità. L’accoglienza che riceve è a dir poco strana, perché le persone della casa hanno un atteggiamento ostile anche se voci carezzevoli e soprattutto si comportano come se il suo arrivo fosse atteso. In realtà Jake, come scoprirà di lì a poco, è stato scambiato per Hugo, il figlio segreto che il defunto patriarca aveva avuto dalla prima moglie indiana e che ora è destinato a ereditare l’intera proprietà a scapito dei fratellastri. Costui si presenta alla villa il giorno successivo: è bello, seducente e desideroso di piacere, ma la sua presenza innescherà una serie di drammatici avvenimenti che culmineranno con il ritrovamento di un cadavere nel parco. Odio, amore e avidità sono solo alcuni degli ingredienti che si mescolano in questo romanzo d’atmosfera e di suspense che uscì originariamente nel 1946.
L’AUTORE:
Mary Fitt (1897-1959), pseudonimo dell’insigne grecista inglese Kathleen Freeman, nacque a Yardley e compì gli studi presso l’University College of South Wales, dove fu docente di greco dal 1919 al 1946. Esordì nella narrativa gialla nel 1936 con Murder Mars the Tour e due anni dopo creò il suo personaggio per eccellenza, l’ispettore Mallet, poi sovrintendente, che fece la sua prima apparizione in Expected Death e l’ultima in Mizmaze (1959), comparendo in tutto in 18 dei 27 mystery dell’autrice. Soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, alternò la pubblicazione di gialli a quella di saggi sul mondo greco classico rivolti, come dichiarò spesso, alla gente comune e firmati col suo vero nome. La sua produzione comprende anche innumerevoli articoli per riviste accademiche, diversi romanzi non di genere poliziesco, due dei quali firmati con lo pseudonimo di Stuart Mary Wick, uno studio su Jane Austen, una serie di libri per bambini e svariati racconti gialli. Con l’ammissione nel prestigioso Detection Club di Londra, avvenuta nel 1950, Mary Fitt entrò nel numero dei grandi giallisti inglesi. Fra i suoi mystery migliori, oltre a I tre corni da caccia (1937, I bassotti n. 99) e In una sera di pioggia (1946, Death and the Pleasant Voices), si segnalano Death and Mary Dazill (1941), Death on Heron’s Mere (1941) e Sweet Poison (1956).
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Edgar Wallace
I QUATTRO GIUSTI
“I bassotti” n. 153
Pagine: 176
Prezzo: € 14,40
ISBN: 978-88-8154-471-4
Traduzione di Giovanni Viganò
Nelle librerie da giovedì 16 ottobre 2014
IL LIBRO:
Quando Sir Philip Ramon, il ministro degli Esteri britannico, presenta al parlamento una legge sull’estradizione, è consapevole che andrà incontro a un’opposizione molto feroce. Ma il provvedimento, tacciato di essere un mezzo per rimettere rifugiati politici nelle mani di governi corrotti e autoritari, lo porta anche nel mirino dei “Quattro Giusti”. Tale banda, composta da insospettabili personaggi, è ricercata in tutto il mondo per aver “giustiziato” una serie di individui che, pur avendo commesso azioni empie, erano sempre riusciti a sfuggire alla legge. Adesso il gruppo minaccia di uccidere Sir Philip se non ritirerà la famigerata legge, ma il ministro decide di non farsi intimorire e prosegue per la sua strada, assicurandosi un’imponente protezione da parte di Scotland Yard. Basterà questo a frenare l’audacia dei Quattro? Pubblicato a spese dell’autore nel 1905, questo romanzo riscosse un clamoroso successo, inaugurando la carriera di uno dei più brillanti e celebrati scrittori di narrativa poliziesca, già presente nella collana I bassotti con Maschera bianca (n. 37), Il cerchio rosso (n. 66) e Il mistero delle tre querce (n. 136).
L’AUTORE:
Edgar Wallace (1875-1932), passato alla storia come “the King of Thrillers”, fu il primo scrittore a raggiungere lo status di vera e propria star. Nato a Greenwich, in Inghilterra, figlio illegittimo di attori, venne adottato da una famiglia di pescivendoli e crebbe con il nome di Dick Freeman finché all’età di 11 anni scoprì le sue vere origini. Dopo aver svolto svariati mestieri, a 18 anni si arruolò nel Royal West Kent Regiment per poi passare nei Corpi Medici. Corrispondente dal Sud Africa per la Reuters e per vari giornali inglesi e sudafricani, rientrò in patria nel 1900 e qualche anno dopo debuttò nella narrativa con I quattro giusti (The Four Just Men). In meno di trent’anni scrisse oltre 170 libri, di cui più della metà di genere poliziesco, una ventina di drammi e centinaia di racconti e articoli. Popolarissimo fra i lettori – si dice che tra il 1920 e il 1930 su ogni quattro libri letti in Inghilterra uno fosse di Wallace – negli ultimi dieci anni di vita arrivò a guadagnare oltre 250.000 dollari l’anno, anche grazie agli innumerevoli film tratti dalle sue storie. Amante del lusso, del gioco e della vita sregolata, morì a soli 56 anni a Hollywood, mentre era al lavoro sulla sceneggiatura di King Kong, lasciando in eredità una montagna di debiti.
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Douglas G. Browne
TROPPI CUGINI
“I bassotti” n. 155
Pagine: 272
Prezzo: € 15,90
ISBN: 978-88-8154-477-6
Traduzione di Bruno Amato
Nelle librerie da giovedì 16 ottobre 2014
IL LIBRO:
All’inizio i cugini erano sei. Invidiabili, visto che erano gli eredi di una considerevole fortuna: bastava attendere che la seconda moglie del capostipite della famiglia passasse a miglior vita e le loro magre finanze sarebbero di colpo fiorite. Poi, un giorno, uno di loro perde la vita investito da un camion: un tragico incidente, sentenzia la polizia. Passa qualche tempo ed ecco che un secondo cugino, questa volta una donna, rimane vittima di una terribile fatalità: avvelenata da un accidentale scambio di sale da cucina con del nitrito di sodio. Ma quando anche un terzo cugino muore annegato in un fiume vicino a casa, è inevitabile che i superstiti comincino a preoccuparsi. Tra questi c’è la giovane Cécile Boulanger che, approfittando dell’amicizia con la moglie, chiede consiglio a Harvey Tuke, un assistente legale dell’ufficio della Pubblica accusa noto per aver aiutato Scotland Yard a risolvere alcuni intricati casi. In realtà Harvey sarebbe in ferie, ma cosa c’è di meglio che passarle a risolvere quello che sin da subito appare come un complicatissimo enigma? Finora inedito in Italia, Troppi cugini (Too Many Cousins) fu pubblicato originariamente nel 1946.
L’AUTORE:
Douglas G[ordon] Browne (1884-1963), nato a Londra da una famiglia di pittori e illustratori, venne indirizzato sin da ragazzo verso la professione di famiglia, ma all’età di 27 anni abbandonò quella strada per dedicarsi alla scrittura, soprattutto di racconti. Durante la Prima Guerra Mondiale servì nell’esercito britannico guadagnandosi i gradi di capitano e la Military Cross. Alla fine del conflitto riprese la sua attività di scrittore, occupandosi in particolare di saggistica storica e militare. Alla letteratura poliziesca approdò relativamente tardi e il suo primo giallo, Uncle William, fu pubblicato solo nel 1930. L’esito fu così incoraggiante che da allora in poi continuò a produrne con regolarità. Dei quindici da lui scritti, i più elogiati sono The Looking Glass Murders (1935), The May-Week Murders (1937) e Too Many Cousins (1946). L’ultimo, Death in Seven Volumes, uscì nel 1958, cinque anni prima della morte. I personaggi principali delle storie sono il maggiore Hemyock, investigatore dilettante e archeologo, e Harvey Tuke, che compare anche in questo romanzo.
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