lunedì 15 maggio 2017
Recensione: LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI di Brian Freeman - Piemme
Con il suo nuovo thriller, LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI (edito da Piemme), Brian Freeman non solo ha fatto centro, ma addirittura l'en plein!
In questo romanzo c'è suspense, azione, coinvolgimento, humor. Non manca nulla. Per non parlare dei personaggi, tutti molto carismatici.
"La donna che cancellava i ricordi" è un thriller psicologico, ma spazia anche in altri generi e, come in un giallo tradizionale, l'autore ci regala un piacevole e inaspettato colpo di scena finale.
Lo stile narrativo è quello tipico di Freeman: scorrevole e appassionante. La lettura scivola tranquilla senza rallentamenti o pause. Il ritmo è costante, per poi accelerare sul finale, dove gli eventi sono un susseguirsi che non lascia spazio per riprendere fiato.
La trama è incentrata sulla figura dell'insolita dottoressa Frankie Stein di San Francisco, esperta in ipnosi. Ma l'ipnosi praticata non è la solita. La dottoressa Stein, infatti, è specializzata nella rimozione e ricostruzione dei ricordi. Attraverso le sue sedute di ipnosi, aiuta i pazienti a superare le loro fobie, ricostruendo il ricordo che le ha scaturite. Come uno scultore che modella la creta, la Stein manipola i ricordi negativi, rendendoli gradevoli e positivi. La tecnica è controversa e suscita numerose obiezioni, anche, e soprattutto, nel mondo medico.
Molti suoi colleghi sono contro questo metodo, perché giocare con la mente può essere molto pericoloso, e la Stein se ne accorgerà molto presto. Una serie di suoi ex pazienti, infatti, si ritroverà a essere vittima di inspiegabili e terribili morti.
A indagare sulle morti sospette, è il detective della Omicidi Frost Easton, un ex avvocato trentenne, accompagnato quasi sempre da simpatico gatto. Frost si accorge subito che il denominato comune di queste morti, all'apparenza casuali e senza movente, è la dottoressa Stein. Adesso, Frost deve capire se la Stein è la mano dietro gli omicidi, o solo una pedina. Attraverso lei, dovrà entrare nella mente del serial killer, che non sembra volersi fermare.
Entrare nella psiche, nei ricordi più profondi, è il suo mestiere, ma ben presto la fredda dottoressa si renderà conto, testando il suo metodo sulla propria pelle, che cancellare i ricordi non è proprio come lei pensava. Gli effetti collaterali possono essere molteplici, e non sempre è un bene dimenticare. La mente è una macchina perfetta, ancora inesplorata, e frugarci dentro può rivelarsi addirittura letale.
Scritto in modo egregio, con personaggi che catturano subito la simpatia del lettore e una trama ben congegnata, il nuovo romanzo di Freeman è una di quelle letture che non si dimenticano. Tutto è ben dosato, e arrivati alla fine, si vorrebbe che il libro non finisse mai. In poche parole: un libro imperdibile. Un thriller dove alla fine tutto si capovolge, dove bisogna fare attenzione agli indizi disseminati dall'autore, e l'apparenza è solo tale; uno specchio che distorce la realtà.
Di diritto, Freeman entra ufficialmente nella topten dei migliori scrittori di thriller de "Il Giallista".
Consigliato!
LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI
Brian Freeman
Editore: Piemme
Pag.: 350
Prezzo: €18,50
Uscita: 4 aprile 2017
«Brian Freeman sa come si racconta una storia.»
MICHAEL CONNELLY
L'AUTORE:
BRIAN FREEMAN, autore amatissimo anche in Italia, dove ha avuto Giorgio Faletti tra i suoi principali ammiratori, è uno dei maggiori autori americani di thriller, tradotto in 46 Paesi. In Italia è pubblicato da Piemme, fin dal suo thriller d’esordio, Immoral (2006), che ha vinto il Macavity Award come migliore opera prima. Con Il veleno del sangue (2013) Freeman ha vinto gli International Thriller Awards per il miglior romanzo dell’anno. Tra i thriller più recenti, La ragazza di pietra (2014) e Ai morti non dire addio (2016). Con La donna che cancellava i ricordi, Freeman inaugura una nuova serie, con un nuovo eccezionale protagonista, lo scettico e tormentato detective Frost Easton. Vive in Minnesota con la moglie.
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