Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



venerdì 30 dicembre 2016

VOTA il MIGLIOR THRILLER 2016 su IL GIALLISTA - Finale


Cari amici,
terminata ieri la prima fase, eccovi i tre libri thriller arrivati in finale nel sondaggio per decretare il MIGLIOR THRILLER 2016 su IL GIALLISTA.
Si tratta de IL GIOCO DEL MALE di Angela Marsons (Newton Compton Editori), LA RAGAZZA SENZA RICORDI di C.L. Taylor (Longanesi) e di LA RAGAZZA NEL PARCO di Alafair Burke (Piemme).

Per votare, avete tempo fino al 31 dicembre, e potete scegliere un solo libro dei tre finalisti.

Votare, è semplicissimo, vi basta solo spuntare il titolo che preferite nell'elenco sotto.
                      

VOTA il tuo MIGLIOR THRILLER 2016 su IL GIALLISTA

INTERVISTA a Barbara De Filippis


Cari amici,
oggi, è ospite del nostro blog Barbara De Filippis, autrice del romanzo breve TE LO SARESTI MAI IMMAGINATO? 
Vi ricordiamo che una copia cartacea del libro è in palio fino a oggi pomeriggio con questo nostro GIVEAWAY.

1)Benvenuta, Barbara!
 Cosa significa per lei scrivere? 
Scrivere romanzi e poesie per me è come meditare: entrare dentro me stessa, fare una passeggiata e poi tornare fuori, nel mondo reale, portandomi dietro qualche scoperta fatta dentro. E’ anche un modo per conoscermi, per rivelare, prima di tutto a me stessa, quello che ho dentro, e poi anche alle altre persone. Io scrivo anche saggistica, e quello è ben diverso. Scrivo comunque solo di argomenti che mi sta a cuore far conoscere perché penso possano essere di aiuto alle altre persone. Infatti, quando non scrivo romanzi o poesie, scrivo di medicina alternativa (Reiki e Floriterapia in particolare) e di cucina vegana. 

2) Che generi letterari predilige? 
Da leggere o da scrivere? ;) Da scrivere prediligo le poesie brevi, e i romanzi, anche questi brevi, con i quali trascrivo mie emozioni, o anche miei vissuti, dandogli un carattere universale ed eterno. Però a volte scrivo anche altro :) Da leggere invece? Ho studiato lingue e letterature straniere alla Sapienza. Per preparare gli esami ho dovuto leggere di tutto e di più…Cosa che ho fatto con molto amore. Oggi esigo leggere un libro che sia ben scritto, che non sia trito e ritrito dato che odio i cliché e la banalità, un libro che sappia evocare qualcosa che anche io ho dentro, qualunque sia il suo genere, fosse pure un romanzetto d’amore, pretendo la Bellezza Narrativa, e che mi risvegli qualcosa di nuovo dentro. Quando vado in libreria, mi muovo spesso tra le pareti dedicate alla saggistica sulla crescita personale, o i romanzi umoristici. Evito tutti i libri con sopra la targhetta ‘1.000.000 di copie vendute’…. 

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria? 
Shakespeare, sicuramente. L’ho adorato all’università, il correlatore della mia tesi di laurea - che poi trattò di altro argomento - è stato tra l’altro Agostino Lombardo, uno dei massimi esperti italiani riguardo a Shakespeare. Ho letto quasi tutto, sia in lingua originale che nelle traduzioni varie che sono state fatte. Poi Jane Austen e le sorelle Brontë. Dei nostri connazionali invece ho molto amato le poesie di Leopardi, e le parole recitate di Eduardo De Filippo. 

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Da me stessa. Le ho dentro, e le tiro fuori prendendo la penna in mano. A volte vengono fuori spontaneamente, altre volte ci vuole un po' di travaglio, soprattutto se la mia parte razionale si mette troppo in moto. Comunque non permetto a quest’ultima di interferire troppo con la scrittura di romanzi e poesie, ma la lascio lavorare bene quando scrivo saggistica. 

5) Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo? 
Un’istinto, che non avrei potuto non seguire. E l’estate. Non sarebbe stato possibile non scrivere in quello stato emotivo. C’era qualcosa dentro me che doveva venire fuori ed essere messa per iscritto. La stesura di ‘Te lo saresti mai immaginato?’ è durata moltissimo, dal 1991 al 2010…Ho iniziato a 18 anni! Non sapevo neanche io che sarebbe diventato un romanzo. Ho iniziato a scrivere durante una notte d’estate, e poi ho continuato a scrivere un pezzetto per volta quando ritornava l’estate. Non ho messo mano a questo mio romanzo in mesi diversi da quelli estivi. E’ stata una produzione lunga, che non sapevo neanche io quando sarebbe giunta al termine. All’inizio credevo fosse un racconto breve, però sentivo che non era completo. Allora attendevo l’ispirazione per continuare, che puntualmente si presentava l’estate successiva. Poi, dopo molti anni, dopo molte estati, un bel giorno ho sentito che da quel ‘luogo interiore’ di cui parlo nel mio romanzo era venuto ormai tutto alla luce. E allora ho messo il punto finale. 

6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione? 
Sì, certo sto lavorando a molte cose. Per quanto riguarda il nuovo romanzo non posso darvi alcuna anticipazione. Per quanto riguarda la saggistica: aspettatevi ancora libri sull’alimentazione vegana, come pure sulle terapie alternative…

                           

  L'AUTRICE:
Barbara De Filippis è nata - da genitori calabresi - a Roma nel 1973, e lì ha sempre vissuto, fino al 2010, anno in cui per amore si è trasferita in Sardegna. Da allora vive a Cagliari, città che adora, con il suo compagno Pierpaolo e il figlio Lorenzo. La sua formazione è letteraria, infatti è laureata in Lingue e Letterature Straniere alla Sapienza, specializzata in Traduzione Letteraria, e ha lavorato per alcuni anni proprio come traduttrice. In seguito si è specializzata ulteriormente, in un altro ambito, con un Master in Sviluppo Sostenibile, e per 10 anni ha lavorato presso le Nazioni Unite, alla sede FAO di Roma. Scrivere è qualcosa che le viene naturale fin da bambina. Scrive da quando ha tenuto in mano la prima penna…Poesie soprattutto agli inizi, e poi racconti e romanzi. Negli ultimi anni, dopo una lunga pausa, ha ricominciato a scrivere moltissimo, non solo romanzi (sia novel che romance) ma anche saggistica su temi di cui si occupo (a Cagliari è insegnante di Reiki, floriterapeuta e consulente Feng Shui) e che le stanno a cuore (la cucina vegana per intolleranti a vari alimenti). In questo periodo la sua mente è molto fertile e quindi con piacere segue l’onda dei pensieri e delle emozioni.

News 2017: L'UOMO DI CASA di Romano De Marco - Piemme


Amici,
le uscite thriller Piemme del 2017 sono una più stuzzicante e interessante dell'altra.
Altro titolo da non perdere è L'UOMO DI CASA di Romano De Marco, in uscita il 24 gennaio.

L'UOMO DI CASA
Romano De Marco
Editore: Piemme
Pag.: 324
Prezzo: €17,50
Uscita: 24 Gennaio 2017

IL LIBRO:
La vita perfetta di Sandra Morrison è andata in pezzi il giorno in cui Alan, suo marito, è stato ritrovato morto in uno squallido parcheggio. Era seduto nella sua auto, con la gola tagliata e i pantaloni calati. La polizia non ha dubbi: un banale caso di omicidio a scopo di rapina, probabilmente un incontro finito male con una prostituta. Per Sandra, è come essere precipitata in un incubo: ora è rimasta sola nella bella casa di Bobbyber Drive, a occuparsi della figlia adolescente ferita e arrabbiata e a rimettere insieme i pezzi di un puzzle senza senso. Chi era l’uomo con cui ha condiviso vent’anni? Un irreprensibile uomo di casa, marito e padre amorevole, stimato professionista? Oppure un ipocrita dalla doppia vita? E la situazione peggiora quando Sandra scopre che, all’insaputa di tutti, Alan stava indagando da tempo su un caso di cronaca nera rimasto irrisolto trent’anni prima: il rapimento e l’uccisione di sei bambini a Richmond, Virginia, per mano di una donna che nessuno è mai riuscito a identificare. Ma perché Alan era tanto ossessionato dall’enigma della Lilith di Richmond? Cosa lo legava a quella vecchia storia di orrore e morte? E perché aveva tenuto segreto quel morboso interesse? Nella sua angosciosa ricerca della verità, Sandra scoprirà che non solo suo marito, ma tutte le persone che la circondano hanno qualcosa da nascondere. E, soprattutto, che il filo di sangue che unisce l’omicidio del presente a quelli del passato non si è ancora spezzato. E la prossima vittima potrebbe essere proprio lei.

L'AUTORE:
ROMANO DE MARCO, classe 1965, è responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani. Esordisce nel 2009 nel Giallo Mondadori con Ferro e fuoco, ripubblicato in libreria nel 2012 da Pendragon. Nel 2011 esce il suo Milano a mano armata (Foschi, Premio Lomellina in Giallo 2012). Con Fanucci pubblica nel 2013 A casa del diavolo e con Feltrinelli Morte di Luna, Io la troverò e Città di polvere (gli ultimi due finalisti al Premio Scerbanenco-La Stampa nel 2014 e nel 2015). I suoi racconti sono apparsi su giornali e riviste, tra cui «Linus» e il «Corriere della sera», e i periodici del Giallo Mondadori. Vive tra l’Abruzzo, Modena e Milano. 
www.romanodemarco.it

News 2017: IL PASSAGGIO di Michael Connelly - Piemme


Buongiorno, amici!
Il 2017 letterario, inizierà all'insegna del thriller. Eccovi, infatti, in anteprima una delle prime uscite di gennaio da non perdere. Si tratta de IL PASSAGGIO, il nuovo thriller di Michael Connelly - edito da Piemme - con protagonista il mitico Harry Bosch.
Il romanzo sarà disponibile nelle librerie italiane dal 17 gennaio 2017.

IL PASSAGGIO
Michael Connelly
Editore: Piemme
Pag.: 360
Prezzo: €19,90
Uscita: 17 Gennaio 2017

IL LIBRO:
Harry Bosch è nato con una missione, quella di cercare la verità e operare per la giustizia. Ma ora che è in pensione questi due obiettivi devono essere accantonati. È un nuovo capitolo della sua vita che si apre, un capitolo in cui è ancora più solo, anche perché sua figlia tra poco partirà per il college. Un capitolo in cui deve riempire le giornate e darsi uno scopo. E così Harry cerca di mettere in atto un progetto a cui pensava da tempo, quello di riparare una vecchia Harley-Davidson che stazionava nel suo garage. Non ci riuscirà. Non perché gli manchi la capacità, ma perché il suo fratellastro, l’avvocato Mickey Haller, ha bisogno di lui. Un suo cliente, un giovane nero con un passato tumultuoso, è accusato di aver ucciso una donna, una funzionaria molto in vista della municipalità di Los Angeles. Ma Haller è convinto che non sia lui il colpevole e chiede a Bosch di portargli le prove della sua innocenza. Per Harry significa ricominciare a indagare, questa volta senza distintivo, senza il supporto di una struttura organizzata come quella della polizia, e soprattutto a favore della difesa, una mossa che non lo rende affatto felice. Si deciderà a farlo solo quando si rende conto che l’accusato è davvero innocente, e non sarà facile. Chi l’ha intrappolato, e perché? Harry non smetterà di scavare finché, in un crescendo ricco di suspense, porterà alla luce un intrigo brutale basato sulla avidità, il ricatto, la corruzione.

L'AUTORE:
MICHAEL CONNELLY, è una delle più grandi star del thriller americano. L’Italia lo ha accolto con grande entusiasmo fin dal primo romanzo pubblicato, Debito di sangue, da cui è stato tratto un film diretto e interpretato da Clint Eastwood. In seguito ha fatto la sua comparsa il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di moltissimi suoi thriller, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. In anni più recenti, Connelly ha ideato un nuovo riuscitissimo protagonista, Mickey Haller, che svolge la sua attività dal sedile posteriore di una Lincoln, oltre che in tribunale, e che, nella riduzione cinematografica di The Lincoln Lawyer, ha il volto noto di Matthew McConaughey. Connelly è stato spesso in Italia, tra le presenze eccellenti di numerosi festival: il Festivaletteratura a Mantova, il Noir in Festival a Courmayeur, dove gli è stato conferito il Raymond Chandler Award, e il Festival Internazionale delle Letterature a Roma. L’anno scorso è stata trasmessa in Italia la serie televisiva intitolata a Bosch, di cui Connelly ha curato la sceneggiatura. Il suo ultimo romanzo pubblicato è La strategia di Bosch. Il passaggio segna il ventesimo “compleanno” di Harry Bosch. 
www.michaelconnelly.it

martedì 27 dicembre 2016

INTERVISTA ad ALESSANDRO PIERFEDERICI


Buongiorno, amici!
Terminato il Natale, nell'attesa di abbracciare il nuovo anno e salutare il 2016, oggi è nostro ospite lo scrittore e musicista Alessandro Pierfederici, autore di OLTRE LE COLONNE D'ERCOLE e RACCONTI E MEMORIE DI ISOLE E MARI.

1) Benvenuto, Alessandro!
Cosa significa per lei scrivere? 
Scrivere significa cercare, e spesso anche trovare, una forma di libertà interiore, in un contesto sociale e in un periodo storico che tende a reprimere l’individualità a favore di un livellamento intellettuale ed accademico funzionale a reprimere ogni forma originale di creatività e pensiero che non abbia un fine puramente economico a vantaggio di pochi. Scrivere, nella sua forma più alta, è quindi affermare la propria libertà, crearsi altre vite e altri mondi, partendo dalla propria esistenza reale, poiché ciò che si scrive non può che essere ciò che si conosce davvero come proprio, ossia ciò che si è vissuto direttamente, e che viene riportato alla luce dalla memoria o da sollecitazioni involontarie che contribuiscono a trasformare la realtà interiore in creazione artistica. 

2) Che generi letterari predilige?
Ho sempre avuto una forte passione per i grandi classici di tutte le letterature e ne considero la conoscenza indispensabile per ogni scrittore. Fermo restando che le mie letture spaziano dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica al teatro, la mia predilezione va alla narrativa di genere storico, realista e psicologico: romanzi e racconti appartenenti alle principali letterature internazionali, nel periodo che va dal primo Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale. Per fare solo alcuni esempi: Hoffmann, Balzac, Hugo, Hawthorne, Melville, Dickens, Dostoevskij, e gli autori europei a cavallo fra Otto e Novecento quali Hesse, Mann, Roth, Musil, Svevo, Proust, Schnitzler, Joyce, nei quali cui è presente una componente simbolica e psicanalitica che ha sempre suscitato in me un grande interesse. In più, sono molto affascinato dalla letteratura medievale europea, per i suoi aspetti mitici, fiabeschi e fantastici, e dall’intramontabile teatro di Shakespeare. 

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Ho una formazione classica, sia musicale che letteraria, e quindi gli autori greci e latini e quelli italiani, dai grandi classici medievali ai poeti e narratori del Novecento, hanno sempre accompagnato il mio percorso di studi, accanto ad una quantità smisurata di letture di autori anche diversissimi per epoca e nazionalità (Stendhal, Flaubert, Gogol, Dostoevskij, Hemingway, Steinbeck e tanti altri), senza alcun metodo che non fosse la curiosità di conoscere il più possibile. I classici sono rimasti il tessuto culturale su cui ho costruito il mio mondo letterario, ma lo stimolo decisivo ad avviarmi per la strada della scrittura è giunto con la lettura delle opere di H. Hesse e subito dopo di H. de Balzac, ed è stato alimentato dalla conoscenza del teatro di Shakespeare e soprattutto dalla letteratura mitologica, fantastica e fiabesca dell’Europa medievale. Dopo aver iniziato a creare le mie prime opere e a lasciarle nel cassetto, a traghettarmi dalla formazione all’attività vera e propria di scrittore è stata la passione per la cultura europea fra Ottocento e Novecento, riscoperta letterariamente dopo averla studiata sotto l’aspetto musicale, grazie ad autori quali Schnitzler, Svevo, Mann, ancora Hesse, Proust, Musil, Joyce, Zweig, Roth. 

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri? 
Tutte le mie trame hanno una matrice autobiografica che a volte si sviluppa fino all’identificazione con un personaggio, come nel primo romanzo, o parte di esso, o si scinde in più di uno, come in “Ascesa al regno degli immortali”; a volte è un semplice stimolo che viene da un ricordo lontano (che appartenga o meno alla mia vita, ciò che conta è che viene rivissuto attraverso di me), sul quale la fantasia crea il prima e il dopo; a volte è un’idea comparsa quasi per caso fra le mie riflessioni personali e poi diventata personaggio, racconto, descrizione. Importante per me è anche l’elemento naturale, che talora investe l’intera narrazione (come nel primo romanzo), talora è il protagonista stesso del libro (come nella raccolta di racconti), e comunque si colloca sempre come un ulteriore personaggio indispensabile per la storia e dalla valenza non di rado simbolica. Allo stesso modo, la parte narrativa del saggio “Oltre le colonne d’Ercole”, formata da sei racconti ed un epistolario impossibile, si fonda sulla conoscenza dell’aspetto biografico ed artistico degli autori trattati, così da immaginare alcuni episodi delle loro vite mai accaduti in realtà ma inquadrati così profondamente nel loro tempo e nelle loro esistenze da aprire nuove possibilità di riflessione o addirittura di interpretazione delle loro opere. 

5) Cosa la ha spinta a scrivere il primo romanzo? 
Scrivere è anche tentare di colmare un vuoto, di riportare in equilibrio qualcosa di interiore che le vicende della vita hanno squilibrato; così, delusioni, sofferenze, psicosi, depressioni trovano la via della scrittura, quasi un’oasi di serenità, e ispirano a loro volta la creazione artistica. Questo vale in modo particolare per il mio primo romanzo e per le travagliate vicende che lo portarono alla pubblicazione: iniziato in un periodo oscuro della mia vita, nell’estate del 1994, fu scritto a metà e lasciato nel cassetto per quattro anni; poi ripreso, completato e revisionato venne lasciato a decantare altri dieci anni, ripreso e rivisto ulteriormente, presentato ad una casa editrice e pubblicato nel 2011. C’era quindi all’origine una forte esigenza interiore a spingermi ad affrontare per la prima volta un’opera di ampio respiro; ma poi, man mano che la struttura prendeva forma e il messaggio che emergeva dalla storia diventava sempre più intenso e profondo, riallacciandosi non solo alla mia esperienza di vita ma a riferimenti culturali e letterari molto diversi, tanto da rendere difficile definire l’appartenenza dell’opera ad una specifica categoria (fantastico, realista, simbolico, psicologico, esoterico?), il romanzo iniziò quasi a costruire sé stesso: e chi lo ha letto o lo leggerà potrà rendersene conto. È stata la scrittura a spingere me, come in un grande gioco che un bambino affronta per la prima volta. E come un gioco ho preso questa mia prima esperienza, aspettando di vedere cosa sarebbe successo: ha funzionato ed allora ho capito che potevo continuare, riaprire il vecchio forziere e ricominciare a mettere mano alle vecchie idee accumulate negli anni: ed ora sono al quarto libro e conto di non fermarmi più. 

6) Sta lavorando ad un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione? 
I progetti in cantiere sono numerosissimi, sia in ambito narrativo che saggistico; sto lentamente organizzando anche una raccolta poetica e mi tenta molto la creazione teatrale, dopo le prime esperienze in cui ho unito creazione letteraria e musica. Al momento sto lavorando all’editing dell’autobiografia di una nota cantante lirica, la cui pubblicazione è prevista nei prossimi mesi. Per quanto mi riguarda direttamente, al momento, come è mia consuetudine, sto portando avanti più progetti contemporaneamente, fino a quando uno prenderà il sopravvento e gli altri attenderanno il loro turno: fra questi un grande romanzo storico-psicologico ambientato a cavallo tra la fine dell’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale, una serie di tre racconti, un altro saggio, due brevi romanzi, uno dei quali costituirà il mio approccio con l’uso della tecnica compositiva del flusso di coscienza per l’intera narrazione, originato anch’esso dal semplice spunto di un lontano ricordo attorno al quale i fatti saranno ricreati dalla fantasia. Non so ancora adesso quale fra questi lavori darà il primo a venire alla luce.

L'AUTORE: 
Alessandro Pierfederici, nato a Treviso, musicista e scrittore, svolge attività internazionale di docente, pianista accompagnatore di cantanti lirici e direttore d’orchestra. Si è esibito in Francia, Irlanda, Isole Canarie, Grecia, Stati Uniti, Giappone e Brasile, nonché in molte città d’Italia, ed ha lavorato presso numerosi teatri lirici, festival, concorsi e corsi di perfezionamento nazionali ed internazionali. La sua passione per la letteratura inizia dai tempi di scuola e si è manifestata con regolarità negli anni attraverso la creazione di opere poetiche, narrative (fiabe e racconti) e saggistiche (di argomento prevalentemente musicale). Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo “Ritorno al tempo che non fu” (Edizioni del Leone), molto apprezzato dalla critica, la cui prima edizione è andata esaurita, e da allora affianca all’attività musicale quella letteraria, con opere narrative, saggi, conferenze di argomento musicale, e recensioni ed articoli pubblicati su vari portali on line. Nel dicembre 2013 è uscito il romanzo “Ascesa al regno degli immortali” (Lce edizioni), anch’esso accolto molto bene dalla critica. Nel 2016 si cimenta con il Saggio “Oltre le colonne d’Ercole”, dedicato alle figure dei musicisti G. Verdi e R. Wagner e contemporaneamente decide di lasciare il percorso di pubblicazione con le case editrici scegliendo per le sue opere il self-publishing con la formula print-on-demand, essendo un fervente sostenitore dell’ecologia e della libertà creativa dell’autore. Tutti i libri sono stati presentati anche con concerti ed eventi musicali per continuare ad esprimere in duplice veste di musicista e scrittore la sua creatività.

venerdì 23 dicembre 2016

Giveaway: TE LO SARESTI MAI IMMAGINATO? di Barbara De Filippis


Buongiorno, amici!
Natale si avvicina, e noi continuiamo con i regali.
Oggi, infatti, abbiamo il piacere di lanciare su IL GIALLISTA il giveaway natalizio che mette in palio una copia cartacea del romanzo TE LO SARESTI MAI IMMAGINATO? di Barbara De Filippis.

Partecipare è semplicissimo, eccovi le tre regole:
1) Metti "Mi Piace" alla pagina Fb IL GIALLISTA;

2) Condividi il post del giveaway su Facebook;

3) Commenta il post qui, nel blog, ricordandoti di lasciare la tua e-mail.

Il vincitore sarà estratto il 30 Dicembre 2016.
Buona fortuna!


* I libri in palio sono messi a disposizione dall’autore in forma di omaggio secondo la normativa prevista dal dpr 633 del 1972 che regolamenta i concorsi.

TE LO SARESTI MAI IMMAGINATO?
Barbara De Filippis
Pag.: 46
Prezzo: €5,27
Editore: Amazon

IL LIBRO:
TE LO SARESTI MAI IMMAGINATO? è un romanzo breve inframmezzato di poesie, ambientato in estate. E’ stato infatti scritto d’estate, per l’esattezza durante tutte le estati tra il 1991 e il 2010. Racconta di un luogo immaginario, che ricorda vagamente sia le Highlands scozzesi che le coste del sud Italia: un luogo, in realtà, senza dove, che nasce dalla fantasia e dai vissuti dell’autrice, e soprattutto senza quando. In questo spazio estivo reale e allo stesso tempo sovrannaturale, vediamo alternarsi la presenza di bambini e del loro giocare movimentato, e di adulti, che in quella natura libera e selvaggia trovano il luogo e il momento ideale per fare l’amore. ‘Te lo saresti mai immaginato?’ è un romanzo breve dove non è la trama a farla da padrone, bensì le immagini, quasi fotografiche, e le descrizioni del paesaggio e di ciò che vi accade, che catapultano il lettore dentro un dove e un quando in cui ha l’impressione di essere già stato.

L'AUTRICE:
Barbara De Filippis è nata - da genitori calabresi - a Roma nel 1973, e lì ha sempre vissuto, fino al 2010, anno in cui per amore si è trasferita in Sardegna. Da allora vive a Cagliari, città che adora, con il suo compagno Pierpaolo e il figlio Lorenzo. La sua formazione è letteraria, infatti è laureata in Lingue e Letterature Straniere alla Sapienza, specializzata in Traduzione Letteraria, e ha lavorato per alcuni anni proprio come traduttrice. In seguito si è specializzata ulteriormente, in un altro ambito, con un Master in Sviluppo Sostenibile, e per 10 anni ha lavorato presso le Nazioni Unite, alla sede FAO di Roma. Scrivere è qualcosa che le viene naturale fin da bambina. Scrive da quando ha tenuto in mano la prima penna…Poesie soprattutto agli inizi, e poi racconti e romanzi. Negli ultimi anni, dopo una lunga pausa, ha ricominciato a scrivere moltissimo, non solo romanzi (sia novel che romance) ma anche saggistica su temi di cui si occupo (a Cagliari è insegnante di Reiki, floriterapeuta e consulente Feng Shui) e che le stanno a cuore (la cucina vegana per intolleranti a vari alimenti). In questo periodo la sua mente è molto fertile e quindi con piacere segue l’onda dei pensieri e delle emozioni.

martedì 20 dicembre 2016

News: IL GIALLISTA MAGAZINE n.40 - SPECIALE NATALE 2016


Buongiorno, amici giallisti!
Mancano ormai pochi giorni al Natale, ed eccoci qui per regalarvi il nostro numero SPECIALE NATALE 2016 de IL GIALLISTA MAGAZINE.
Proprio come i folletti di Babbo Natale, stiamo lavorando a questo numero speciale già dal mese scorso, per presentarvi una lunga serie di consigli di lettura da regalare e regalarvi in occasione delle festività.
Abbiamo lavorato a ogni singolo articolo, intervista, recensione, come fosse un pacco regalo, mettendoci dentro tutta la nostra passione per i libri e la lettura.
Adesso, ci prenderemo qualche giorno di pausa per le festività, ma ritorneremo presto per lavorare al primo numero del magazine del 2017.
Non vediamo già l'ora di ricominciare!

Buon Natale e tante buone letture.

Come sempre, vi ricordiamo che potete scaricare il magazine - cliccando su uno dei due link sottostanti - su tutti i dispositivi fissi e mobili, come smartphone e tablet, per avere i consigli de Il Giallista sempre a portata di click, anche offline.

IL GIALLISTA MAGAZINE n.40 - SPECIALE NATALE 2016


IL GIALLISTA MAGAZINE n.40 - SPECIALE NATALE 2016