Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



lunedì 18 luglio 2016

Recensione: NON CI CREDERE di Paul Cleave - BookMe (DeAgostini)



Inquietante, originale, fuori dagli schemi. In una sola parola: geniale! 

Ecco com'è NON CI CREDERE di Paul Cleave, edito in Italia da BookMe (DeAgostini).
Un thriller unico nel suo genere, che appassiona sin dall'inizio, e strizza l'occhio al re Stephen King.
Cosa può succedere a un uomo quando non può fidarsi di nessuno, soprattutto di se stesso? Quando è un estraneo anche per sé? Quando i suoi ricordi non valgono nulla, e si confondono con la fantasia? Questi sono gli interrogativi che il lettore si porrà per tutto il libro, seguendo le vicende del protagonista, lo scrittore Jerry Grey.
Jerry è uno scrittore di thriller di successo, acclamato dal pubblico e dalla critica, ma all'improvviso inizia a crollargli il mondo addosso. Alla soglia dei cinquant'anni, infatti, scopre di soffrire di alzheimer. All'inizio, attribuisce le sue sbadataggini allo stress, alla stesura del suo ultimo libro, ma quando si accorge di non ricordare più il nome della moglie, un campanello di allarme lo scuote. La malattia si evolverà molto velocemente, e Jerry, deciso a non dimenticare tutta la sua vita passata e gli affetti, decide di scrivere un diario, che chiamerà il "diario della follia". Una sorta di cronaca delle sua giornate, dei momenti importanti da imprimere sulla carta, per poi poterli ricordare nei momenti peggiori, rileggendoli.
Il diario è un punto fondamentale del libro, perché l'autore, Cleave, vi affida metà della narrazione dell'intero libro. Questo espediente, infatti, ci mostra più volti del protagonista. C'è il Jerry Gray lucido, che ricorda tutto e scrive nel suo diario: c'è il Jerry che non sa affatto chi è, che scappa dalla casa di cura, che commette azioni indicibili che neppure penserebbe se fosse in sè; e poi c'è il Jerry Grey che si crede Henry Cutter, il protagonista dei suoi thriller. L'assassino.
Quando non è in sè, infatti, Jerry crede di essere un omicida. Ricorda di aver ucciso delle donne, e sente il bisogno di confessare i delitti. Ma in realtà, Jerry confonde la realtà con l'illusione. A volte, le storie dei romanzi che ha scritto, prendono il sopravvento nei suoi ricordi. Pensa di esserne il protagonista. Con questa confusione in mente, Jerry non sa mai di chi fidarsi, ma soprattutto, quando è lucido, non sa se può fidarsi di se stesso, del suo istinto o dei ricordi.
Ma è possibile, invece, che Jerry sia veramente un killer? Può essere che, con la malattia, la verità stia venendo a galla. Senza la lucidità necessaria, forse Jerry sta rivelando episodi macabri del suo passato. Episodi che ha sempre tenuto nascosto. D'altronde, nei suoi thriller, descrive delitti atroci dal punto di vista del killer, Henry Cutter.
Conoscendolo, nessuno fa più caso alle sue rivelazioni, ai racconti delittuosi, fino a quando le prove non sembrano incolparlo dell'omicidio della moglie. Potrebbe averla uccisa in un raptus di follia, ma, come al solito, lui non ricorda niente. Ormai è passato più di un anno, e vive in una casa di riposo, perché non considerato in grado di intendere lucidamente. Di tanto in tanto scappa e, stranamente, nei momenti in cui sparisce, delle donne vengono uccise. La polizia inizia a sospettare di lui, che non ha un alibi per nessuno degli omicidi. Si tratta di donne che conosceva, per la quale possedeva un movente.
Per salvarsi dalle accuse di omicidio, Jerry deve riuscire a provare la sua innocenza, contando soltanto sui brevi momenti di lucidità, che oramai sono rari. Eppure, anche in quei casi, lui non ricorda nulla, i suoi ricordi si spengono, come se ci fosse un interruttore. Non ricorda di averle uccise, prova un senso di smarrimento. Forse è stato lui, e la sua mente seppellisce i ricordi perché gli farebbero troppo male? Non sa cosa pensare. Non sa di chi potersi fidare. C'è solo una persona di cui non dubita, ed è un amico di college. Sente di potergli confidare tutto, e sarà lui ad aiutarlo a scoprire la verità. Lui e il diario della follia.
A tratti ironico, molto ben strutturato, e con un buon colpo di scena finale, NON CI CREDERE è un thriller che merita di essere letto. Una lettura che pone interrogativi a ogni passo, che tiene il lettore in bilico sul filo dell'incertezza per tutto il tempo. Appassionante e coinvolgente, una volta iniziato, il lettore non può fare a meno di continuare a leggerlo ininterrottamente fino alla fine.
Consigliato!

NON CI CREDERE
Paul Cleave
Editore: BOOKME (De Agostini)
Genere: Narrativa, Thriller
Pagine: 448
Prezzo: €16,90
Uscita: 26 Aprile 2016

L'AUTORE:
PAUL CLEAVE è un autore di fama internazionale che divide la sua vita tra la Nuova Zelanda e l’Europa. I suoi thriller pluripremiati sono stati tradotti in 15 lingue.

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