Il Giallista

Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo... e non solo. A cura di Marco Tiano



martedì 1 febbraio 2022

Intervista a: Francesco Abate, autore di I PROTETTORI DI LIBRI - 0111 Edizioni

Cari amici,
oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro blog Francesco Abate, autore del thriller I PROTETTORI DI LIBRI, edito da 0111 Edizioni.

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1) Benvenuto su Il Giallista, Francesco.
Cosa significa per lei scrivere?
Scrivere è l’espressione più pura della mia essenza, una strada obbligata per giungere alla vera felicità. Quando scrivo io esprimo me stesso senza alcun filtro, espongo la mia anima e le mie idee in una forma pensata per raggiungere quante più persone possibile; questa condivisione pura, che è condivisione dell’interiorità, è per la mia anima come la respirazione per il corpo.

2) Che generi letterari predilige?
Leggo di tutto. Le mie preferenze sono cambiate nel corso degli anni: da ragazzo avrei espresso preferenza per la narrativa distopica inglese, poi mi innamorai del thriller all’americana, adesso invece leggo veramente tutto senza una preferenza particolare. I generi sono etichette e credo sia superficiale esprimere un giudizio su un’etichetta che comprende migliaia di titoli tanto diversi tra loro, ogni singolo libro è una storia a sé e per me oggi il genere è un concetto che non esiste.

3) Quali sono gli autori che hanno contribuito alla sua formazione letteraria?
Debbo il mio amore per la letteratura a Michael Ende e al suo “La Storia Infinita”, da lì tutto è cominciato. Per quanto riguarda la formazione, mi piace pensare che ogni autore letto, anche se non apprezzato, abbia inciso almeno in minima parte sul mio modo di scrivere e di leggere. Fondamentale per me è stato di sicuro Oscar Wilde, che per primo mi ha fatto capire come un personaggio possa rappresentare da solo un’intera scuola di pensiero; c’è stato poi Orwell, che mi ha mostrato sia il potere del romanzo distopico che quello della satira politica. Devo poi citare Dante Alighieri, che mi ha spinto a usare le allegorie per comprimere in un libro tutto il pensiero sull’universo senza renderlo pesante. Infine voglio menzionare anche Dostoevskij, Tolstoj e Hugo: il primo mi ha mostrato come scendere nelle più oscure profondità dell’animo umano, gli altri due invece coi loro capolavori mi hanno mostrato quanto può essere potente la buona letteratura.

4) Da dove trae ispirazione per le trame dei suoi libri?
Qualsiasi cosa può darmi ispirazione: una canzone, un libro letto, una storia, un’idea o anche un sogno. Il mio ultimo romanzo, “I Protettori di Libri”, è nato partendo da due personaggi concepiti per scrivere qualcosa che non avevo mai fatto prima: una scena di sesso esplicito e delle scene sadiche. Da quei personaggi ho poi sviluppato tutto, dando all’opera il suo significato e la sua trama. Sempre in questo romanzo sono stato ispirato per quanto riguarda la guerra dall’invasione della Crimea da parte della Russia.
Nei miei romanzi la trama non è la cosa più importante, è solo un contorno per le portate principali, che sono il messaggio del libro e l’intento che mi spinge a scrivere. Io devo scrivere per dire qualcosa e per divertirmi, tutto il resto è una conseguenza e per questo può essere ispirato da qualsiasi cosa.

5) Cosa l'ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
Come ho già detto, scrivere per me è un bisogno vitale. Un Francesco Abate che non scrive semplicemente non sarebbe un Francesco Abate, quindi io non esisterei se non scrivessi. Cominciai da bambino, poi lentamente ho maturato uno stile e ho cominciato a fare sul serio.
Per quanto riguarda il primo romanzo, l’ho scritto per le solite ragioni, con una spinta maggiore dovuta al mio bisogno di esprimere un’idea alternativa sull’amore e alla mia voglia di scrivere finalmente qualcosa di maturo e pubblicabile. Sono passati ormai dieci anni e nella forma cambierei diverse cose, ma resto molto legato a “Matrimonio e Piacere” (il titolo del mio primo romanzo) perché è stato il libro che mi ha sbloccato e mi ha spinto a fare sul serio. 

6) Sta lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Non mi fermo mai. Ho già diversi romanzi nel cassetto, molti dei quali non vedranno mai la luce, e ne sto scrivendo un altro sempre di genere allegorico. 
L’opera a cui mi sto dedicando di più è però una raccolta di poesie, che vorrei pubblicare a breve e per cui sto già cercando una casa editrice. Ho già pubblicato altre poesie, ma questa sarà la prima raccolta. Vi posso anticipare solo che parla dell’Inferno, ma non quello metafisico immaginato dalla religione, bensì quello reale che gli esseri umani costruiscono per altri esseri umani. 
Che siano poesie, racconti o romanzi, una cosa è certa: continuerò a tediarvi coi miei libri ancora per molto tempo.
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L'AUTORE:
Nato a Salerno nel 1984. La sua carriera scolastica è stata costellata più da delusioni che da gioie, con un diploma arrivato con un anno di ritardo e un cammino universitario interrotto prima del traguardo. Ama studiare, purtroppo però ama farlo nei modi e nei tempi che più gli piacciono.
Ha lavorato per tanti anni nei call center, sperimentando sulla sua pelle il concetto marxista di alienazione del lavoro, poi ha tentato la sorte aprendo un bar nella sua città, Battipaglia, ma il sogno ben presto è stato schiacciato dalla triste realtà e ha dovuto chiudere.
La passione per la scrittura lo ha salvato da queste tristi vicissitudini. Ha pubblicato tre romanzi: Matrimonio e Piacere (Aletti Editore, 2009), Il Prezzo della Vita (CSA Editrice, 2015) e I Protettori di Libri (0111 Edizioni, 2019). Abate è autore anche di poesie e racconti; attualmente sta lavorando alla sua prima raccolta di poesie.
Da pochi mesi finalmente la sua vita lavorativa ha avuto una svolta, così potrà dedicarsi ancora di più alla sua vera passione.

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